San Faustino, anniversario in grande stile

Eventi a 40 anni dai restauri: domenica alle 17.30 converszione con Alberto Melloni

Quest’anno ricorre il 40° anniversario della fine dei restauri di una delle più antiche pievi della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, iniziati il 1° aprile 1976 e terminati nel maggio 1979. Erano stati promossi dall’arciprete don Lanfranco Lumetti (Reggio Emilia, 12.10.1925 – San Faustino di Rubiera, 8.2.2004), diretti da un “Gruppo progettista” composto dall’architetto Gianfranco Varini, dall’ingegner Eugenio Ansaloni e dal geometra Giancarlo Bellei; da un “Gruppo contabile” formato da Giuseppe Torricelli e Daniela Vecchi e da un “Gruppo esecutore” al quale appartenevano i muratori, il falegname, il lattoniere e tutti gli artigiani che si susseguivano nel completamento del restauro.

Si è voluto ricordare questo anniversario per sottolineare l’importanza che ha avuto questo cantiere. Per la piccola comunità di San Faustino un evento che l’ha coinvolta materialmente e finanziariamente, per l’architetto Gianfranco Varini (Reggio Emilia, 21.8.1939 – 17.5.2011) è stato uno dei suoi primi “lavori” dei quali conservava un ricordo molto positivo, tanto da scrivere: “Gli anni, durante i quali sono stato impegnato nel restauro della chiesa romanica di San Faustino, unitamente al geometra Bellei e all’ingegner Ansaloni, nonché all’ingegner Ludovico Giaroli, sono stati a dir poco esaltanti, per il recupero in sé, ma soprattutto per la trascinante personalità di don Lanfranco”. Ed ancora: “Probabilmente influisce la mia età, allora giovane età, a rendere quel cantiere pieno di suggestioni e di nostalgia”. Così aveva scritto nel suo contributo “Una intensa collaborazione culturale: il restauro della pieve romanica di San Faustino”, (pagine 164-167) nel libro “Fede e storia in Lanfranco Lumetti, sacerdote ed educatore”, a cura di Sandro Spreafico e Gianluca Ruggerini, Borla, 2005. I restauri della Pieve, inoltre, hanno significato per l’evoluzione dei criteri, delle tecniche di restauro e per la valorizzazione di un così importante bene di fede e di cultura.

Leggi tutto l’articolo di Cristian Ruozzi su La Libertà del 6 marzo

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