Donne, silenziose travi della storia

Trascorro da più di dieci anni diverse ore nella Cattedrale di Reggio Emilia come guida ai visitatori o ai gruppi di turisti che vengono, numerosi, ad ammirare le bellezze di questo Tempio di fede e di cultura.
Ho notato che sono le donne, molto più degli uomini, a sostare in preghiera e meditazione.
Forse, mi sono detto, perché le donne grazie alla loro possibilità generativa, sanno cosa significa dare la vita, affrontare il dolore e la morte. La vita inizia dalle donne, dalla loro stessa carne; è dentro di loro e attraverso di loro che la vita conosce il pianto e il sorriso.
Credo che si possa aggiungere anche un profondo motivo religioso, ovvero l’amore per il Cristo Vivente, nato da donna e manifestatosi ad una donna risorgendo dai morti.
Cristo nella sua vita ha incontrato diverse donne di ceti sociali differenti che lo hanno seguito, ascoltato, interrogato. In particolare è stata una prostituta che, dopo l’incontro con Lui, ha scelto l’amore gratuito di Dio di fronte all’amore interessato di uomini incapaci di amare.
Quanto potere appartiene ancora prevalentemente agli uomini nella politica, nei luoghi dirigenziali, nella Chiesa o negli ambiti in cui si prendono decisioni epocali.
La storia non parla di donne che hanno firmato trattati di guerra, né hanno commerciato armi.
Tuttavia la storia non parla mai abbastanza delle donne che hanno lottato per i diritti al voto, alla salute, a leggi non discriminatorie per ottenere pari dignità e diritti.

Leggi tutto l’articolo di Franco Torricelli nella pagina dei Lettori su La Libertà del 6 marzo

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