Mise e Poste italiane onorano la Basilica della Ghiara con un francobollo da collezione

La Basilica della Ghiara di Reggio Emilia compie 400 anni. Contemporaneamente alle solenni cerimonie religiose e alle manifestazioni culturali che si svolgeranno dal 28 aprile all’8 dicembre 2019, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e Poste Italiane emetteranno un francobollo celebrativo. Si tratta di un evento eccezionale per gli appassionati di filatelia, e non solo.

Il MISE emette circa 40 francobolli all’anno. Nonostante il numero elevatissimo di celebrazioni che caratterizzano la vita culturale italiana, solo poche hanno l’onore di avere un francobollo. Questo riconoscimento fa sì che l’anniversario della Basilica travalichi il significato territoriale e si trasformi in un evento di portata nazionale destinato a durare nel tempo e a rimanere nella memoria del pubblico.

Il valore filatelico sarà dato dall’annullo del giorno di emissione per coloro che lo possiedono. Il valore di facciata del francobollo sarà di 1.10 euro.

I 400 anni della Basilica della Ghiara coincidono con la traslazione della Vergine in adorazione dei Bambino, un capolavoro del Seicento emiliano di Giovanni de’ Bianchi, detto il Bertone, su disegno del grande maestro del Manierismo Lelio Orsi. L’opera venne trasportata dal muro esterno del convento dei padri Servi di Maria all’interno della Basilica della Ghiara. Una cerimonia di consacrazione del luogo di culto ricorderà la prima Messa nel Santuario, che si svolse il 12 maggio 1619. La ricorrenza dura da secoli. Il Comitato scientifico per le Celebrazioni ha voluto affiancare, alle solenni cerimonie religiose, importanti manifestazioni culturali. Durante il periodo delle celebrazioni, verrà proclamato un Periodo Giubilare di Indulgenza.

L’evento servirà a far conoscere il patrimonio artistico e culturale della Basilica, che diventa un volano di promozione turistica del territorio reggiano ed emiliano. Le Celebrazioni offrono anche l’occasione per avviare un importante progetto di manutenzione soprattutto nella parte del rinnovamento dell’impianto illuminotecnico, attraverso l’impiego di tecnologie multimediali. L’emissione di un francobollo commemorativo rappresenta quindi il fiore all’occhiello di queste celebrazioni.

I primi francobolli commemorativi italiani furono emessi nel 1910 per commemorare il 50º anniversario del risorgimento in Sicilia e del plebiscito in Italia meridionale. La serie completa è di quattro valori. I francobolli commemorativi sono anche una considerevole fonte di reddito per le amministrazioni postali emittenti; la politica di emissione di un paese concorre a determinare il valore dei francobolli emessi. Per esempio paesi di piccole dimensioni come Città del Vaticano, Liechtenstein e San Marino godono del favore dei collezionisti per l’accorta politica adottata nel tempo relativamente a tirature delle singole emissioni e numero di emissioni all’anno, oltre ad una grande cura delle vignette, della carta e del procedimento di stampa. Le emissioni di altri paesi, per quanto gradevoli dal punto di vista cromatico e dei soggetti, non hanno praticamente valore sul mercato collezionistico.

I francobolli commemorativi sono anche soggetto di manifestazioni politiche, per cui sono state effettuate anche emissioni su soggetti controversi, come il commemorativo argentino sulla guerra delle Falkland con scritto “Las Malvinas son Argentinas”. Al luglio del 2010 risale la polemica sull’emissione prevista dagli U.S.A per commemorare Madre Teresa di Calcutta: un gruppo di atei riunitisi in una fondazione ha presentato ricorso contro l’emissione delle Poste U.S.A. Secondo il regolamento adottato dalle Poste Americane le commemorazioni non possono essere rivolte verso soggetti religiosi legati ad una specifica fede. Il portavoce delle poste ha poi specificato che la commemorazione è rivolta alle opere svolte dalla religiosa e non sulla base della sua religione.

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