«Cadelbosco Sopra», unità pastorale dal cuore e dal volto giovane e dinamico

Il Vescovo visita le comunità di Cadelbosco Sopra, Cadelbosco Sotto, Argine e Seta condotte da don Repetti

Cadelbosco Sopra è un comune giovane. Con un’età media di 41,4 anni nel 2017 era il quarto comune più giovane in Emilia Romagna. La popolazione nella fascia di età 0-14 anni è cresciuta di settecento unità negli ultimi sedici anni e solo nel 2017 il numero dei decessi ha superato quello delle nascite.
L’unità pastorale “Cadelbosco Sopra” coincide quasi interamente con il comune di Cadelbosco, salvo poche borgate di case a nord-est che appartengono a Novellara.

Le parrocchie di Cadelbosco Sopra (6.744 abitanti), Cadelbosco Sotto (2.075), Villa Argine (1.339) e Villa Seta (537) camminano insieme da poco più di 18 mesi, da quando cioè don Gianni Repetti è entrato come parroco per le quattro comunità che ora, insieme, attendono la visita del vescovo Massimo dall’8 al 10 marzo. Nell’unità pastorale risiedono circa 10.700 persone.
In aiuto a don Gianni, che risiede presso la parrocchia di Cadelbosco Sopra, c’è don Marco Vignolo (appartenente alla Fraternità di San Carlo Borromeo) che si divide fra l’incarico di collaboratore pastorale e la segreteria del Vescovo. La comunità ministeriale si completa con i diaconi Gianni Corradini e Adriano Fantini.
L’unica comunità religiosa dell’unità pastorale è formata dalle tre suore Carmelitane Minori della Carità di Villa Argine che accolgono, con l’aiuto di ausiliari, ventidue persone.

Motivi di frammentazione
L’incontro con don Gianni cade nel pieno del Carnevale e la vicinanza con Castelnovo Sotto mi ha indotto a pensare che in molti da qui andassero a festeggiare “Al Castlein”. Nulla di più sbagliato (e lo si capirà proseguendo la lettura), perché la parrocchia propone due giorni di festa partecipatissimi con tanti giochi e concorso di maschere.
Il Carnevale è solo una delle tante iniziative che animano queste comunità. Nelle quattro parrocchie il seme del Vangelo ha portato molto frutto in opere e iniziative.

Leggi tutto l’articolo di Emanuele Borghi su La Libertà del 6 marzo

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