Giornali diocesani, summit a Reggio

Nel segno della collaborazione, un incontro con Camisasca

Ogni tanto parliamo di noi, i lettori ce lo perdoneranno. Apriamo cioè una finestra sul mondo dei giornali diocesani, così “debole” di fronte al mercato e al signor Google, ma anche così dinamico e attento ai fenomeni sociali, tra territorio e web. Poco più di un anno fa – era il 16 dicembre 2017 – abbiamo raccontato l’udienza con Papa Francesco, a Roma. Una bella iniezione di fiducia, pur “dentro” una prolungata sofferenza dell’editoria che il governo ha pensato bene di acuire svuotando il fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, che va a togliere risorse importanti proprio al bilancio dei piccoli giornali.

Oggi riferiamo di un incontro che le redazioni cattoliche emiliano-romagnole hanno vissuto la mattina del 20 febbraio a Reggio Emilia, ospiti de La Libertà e della Curia rinnovata, davvero più accogliente. Una riunione tecnica per certi aspetti, ma anche un momento per rifiatare, condividere fatiche e soddisfazioni, progettare insieme. Perché se c’è una forza invisibile e certamente non monetizzabile che rende diversa l’esperienza cristiana anche nel fare giornalismo e comunicazione, ebbene quel valore aggiunto è l’amicizia nella fede, la stima che cresce tra colleghi di città diverse man mano che si mandano avanti con tutta la professionalità di cui si è capaci le nostre piccole imprese editoriali: attività complesse, multimediali, sinergiche. Non poco stressanti.

All’appuntamento reggiano, convocato dal delegato regionale della Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) don Davide Maloberti, direttore de Il Nuovo Giornale di Piacenza, oltre al direttore dell’Ufficio regionale Comunicazioni sociali Alessandro Rondoni, anche in rappresentanza dell’Ufficio di Bologna, hanno preso parte i responsabili delle redazioni diocesane di Reggio, Fidenza, Carpi, Faenza, Rimini, Cesena, Ravenna e Forlì.

Leggi tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 27 febbraio

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