Il Forum contrario alla proposta di legge regionale
Il Forum delle Associazioni familiari dell’Emilia-Romagna interviene con un proprio documento sul Progetto di legge regionale d’iniziativa proposto dai Consigli comunali di Bologna, Parma, Reggio Emilia e San Pietro in Casale (BO) contro “l’omotransnegatività e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”. Rispetto alla proposta di legge formulata il Forum Famiglie “esprime un parere fortemente contrario”. Il documento del Forum è stato consegnato mercoledì 13 febbraio durante l’udienza conoscitiva sulla legge regionale, con la partecipazione di rappresentanti del Forum stesso e di alcune delle associazioni che lo compongono. Riportiamo il testo del documento.
La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di pensiero, di espressione, di credo, di azione, di educazione. Il concetto di cittadinanza si basa sull’uguaglianza dei diritti e dei doveri sotto la cui ombra tutti godono della giustizia. Per questo è necessario impegnarsi per stabilire nella nostra società il concetto della piena cittadinanza, rinunciando all’uso indiscriminato del termine minoranze, che porta con sé i semi del sentirsi isolati e della inferiorità. Questo prepara il terreno alle ostilità e alla discordia, e sottrae le conquiste e i diritti civili e religiosi di alcuni cittadini, di fatto, discriminandoli.
Il FORUM delle Associazioni familiari è contrario a qualsiasi forma di discriminazione, comprese quelle riguardanti l’orientamento sessuale.
La proposta di legge introduce tuttavia una novità che rappresenta paradossalmente una “Discriminazione delle altre Discriminazioni”: tra tutte le discriminazioni esistenti, quella relativa all’orientamento sessuale e all’identità di genere assume in questo modo rilevanza totalmente prioritaria rispetto alle altre. Con questa legge, e con l’introduzione del principio della Omotransnegatività, la semplice affermazione che la pratica dell’utero in affitto è aberrante, o che le coppie omosessuali sono, per loro natura, non fertili, diventa autonomamente un reato: ci sembra francamente una palese violazione del principio, costituzionalmente garantito, di libera manifestazione del proprio pensiero.
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