Dedicato a san Giuseppe

Il Concerto spirituale offerto dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro

Si è svolto il Concerto spirituale dedicato alla figura di san Giuseppe, “padre” di Gesù, nella cripta della Cattedrale di Reggio il 6 gennaio scorso, con l’esaurimento dei posti. Un vero successo ha contrassegnato questa rappresentazione che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone per assistere alla 7a edizione di questo momento di spiritualità che da anni allieta la data del 6 gennaio. I lettori quest’anno erano Franco Ferrari, Monica Incerti Pregreffi, Veronica Strazzullo, ai quali si è aggiunto, come new entry, Lucio Lodesani. Le letture che sono state recitate, 20 esatte, hanno intrattenuto il numeroso pubblico per circa un’ora e 20 minuti durante i quali è stata “esaminata” la complessa figura del “padre”.

La paternità è stata declinata nelle sue molteplici sfaccettature, scoprendo le diverse figure paterne dai testi antichi, come nei poemi classici greci (Iliade ed Odissea) e latini (Eneide), testi del XVI secolo (Amleto, Re Lear di Shakespeare), poi di esperienza russa (I fratelli Karamazov di Dostoevskij), di drammaturgia francese (Papà Goriot di De Balzac). Ed infine da una cascata di testi italiani: Pinocchio di Collodi, Umberto Saba, Uno nessuno e centomila di Pirandello, Al padre di Quasimodo, Lessico famigliare di N. Ginzburg, Padre padrone di G. Ledda, Sostiene Pessoa di A. Camilleri, Scena padre di A. Celestini, L’eredità di M. Guzzi. Perfino un testo simpatico e sciolto di un autore reggiano di adozione, Antonio Petrucci, noto insegnante di Filosofia, dove racconta l’esperienza paterna della nascita di un figlio. A legare insieme, come filo conduttore, la lettura interposta di brani tratti da una apocrifa Storia di Giuseppe il falegname, di tradizione araba/latina dei primi secoli dell’era cristiana.

Leggi tutto l’articolo di Giuliano Bagnoli su La Libertà del 16 gennaio

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