Natale: Dio è vicino e accessibile

L’omelia del Vescovo: grati davanti al miracolo di Betlemme

Pubblichiamo il testo dell’omelia del Vescovo per la Messa della notte di Natale in Cattedrale. A corredo del testo, le foto scattate da Giuseppe Maria Codazzi a Reggio Emilia e nella Concattedrale di Guastalla nella Messa del giorno. Tutte le immagini si possono sfogliare sul sito www.laliberta.info (sezione Foto).

Cari fratelli e sorelle,
nel Vangelo che abbiamo ascoltato, l’evangelista Luca ci narra che quando un angelo si presentò ai pastori di Betlemme per annunciare loro la venuta del Salvatore, la gloria del Signore li avvolse di luce (Lc 2,9). Nella prima lettura il profeta Isaia, preannunciando la venuta di Gesù, si è espresso in questi termini: Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse (Is 9,1). Gesù appare nel mondo come luce che splende nella notte; la sua luce è invincibile, perché le tenebre non l’hanno vinta (cf. Gv 1,5). Il tema della luce è molto presente nella liturgia del Natale. All’inizio di questa solenne celebrazione, ci siamo rivolti al Padre, nella Preghiera di Colletta, invocandolo come colui che ha “illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo”.

L’evento dell’incarnazione, la venuta di Gesù in mezzo agli uomini, tutta la sua vita è per noi motivo di commozione e di speranza. Gesù è la luce più luminosa della storia. Egli infatti ci rivela il senso della nostra esistenza e delle nostre fatiche, illumina tutte le vicende del mondo. Contemplando i misteri della sua vita possiamo trovare sempre una parola che aiuti e orienti il nostro cammino, qualsiasi sia la nostra situazione.

Continua a leggere il testo completo dell’omelia del vescovo Camisasca su La Libertà del 9 gennaio



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