Famiglie in preghiera nel Duomo per «essere nelle cose del Padre»

Per molti anni ci siamo chiesti come fosse possibile che la Chiesa nella sua sapienza potesse proporre come modello di ogni famiglia cristiana la Santa Famiglia di Nazareth, così speciale nella sua storia, nelle sue origini, nella sua missione, lontana da noi nel tempo, nella cultura, nelle tradizioni.
Per molti anni abbiamo pensato di poter semplicemente contemplarne la bellezza, senza che questa bellezza fosse possibile viverla nella nostra vita quotidiana e tra le mura della nostra casa, delle case di ogni famiglia cristiana.

Quest’anno abbiamo maggiormente compreso che si può diventare ciò che si desidera e si contempla. Sperimentiamo proprio come il matrimonio sia vivere intensamente con la propria umanità e nella propria umanità il mistero dell’Incarnazione. Nel Natale si celebra il Dio che si immischia nelle vicende dell’uomo, che ama l’uomo tanto da umiliarsi, toccare la terra. Gesù tocca la nostra terra, la polvere da cui l’uomo è stato tratto nell’atto della creazione. è un mistero grandissimo: il Creatore che chiede ospitalità alla sua creatura, che desidera essere l’Atteso, e che desidera essere Dono. E che come alla famiglia di Maria e Giuseppe chiede anche alle nostre famiglie di fargli spazio in casa e nelle nostre relazioni.

Il Natale è lo stupore e la gioia di essere chiamati alla relazione di amore con Dio che si è fatto uomo, che scende nella profondità della nostra realtà umana perché possiamo essere partecipi sempre più profondamente della sua divinità. C’è questo scambio che ci viene mostrato come possibile.
Domenica 30 dicembre, festa della Santa Famiglia, ci siamo radunati in Cattedrale per un momento di preghiera. Il testo meditato era il vangelo di quella domenica: Gesù che rimane a Gerusalemme tra i maestri del tempio, Maria e Giuseppe che lo cercano angosciati (le meditazioni sono disponibili sul sito www.pastoralefamiliare.re.it).

Continua a leggere tutto l’articolo di Luca, Franci e bimbi su La Libertà del 9 gennaio

 

 



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