Dante per essere felici

Giovedì sera all’Università incontro con Camisasca e Nembrini

Il Centro Culturale “Blaise Pascal” organizza per giovedì 20 dicembre alle 21, presso l’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio, l’incontro di presentazione della nuova edizione della Divina Commedia curata da Franco Nembrini e illustrata da Gabriele Dell’Otto, prefazione di Alessandro D’Avenia (Mondadori, 2018).
“La Divina Commedia non ha a tema l’aldilà o il problema di Dio. Il problema iniziale di Dante non è una domanda su quel che c’è dopo la morte; il problema di Dante è la verità della vita”. (F. Nembrini).

Partecipano Franco Nembrini, curatore, e monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla. L’incontro vuole essere un dialogo che, partendo da Dante, arrivi a parlare del mondo di oggi, come il grande poeta ha voluto fare con il suo mondo, partendo da due domande. La prima grande domanda è: cosa sono l’inferno e il diavolo? Che senso ha parlarne adesso, con una nuova edizione della Commedia? Cosa significano queste parole per l’uomo di oggi? A noi sembrano miti, figure lontane, appartenenti ad un’altra epoca, eppure papa Francesco ne parla spesso, fino a chiedere a tutti i fedeli di pregare ogni giorno per difendere la Chiesa dagli attacchi del maligno. Ma se, come scrive Nembrini nel suo commento, “inferno, purgatorio e paradiso non sono luoghi esteriori, ma definiscono la struttura stessa del cuore umano, in cui convivono queste dimensioni dell’amore, e quindi della vita”, se possiamo affermare, cioè, sulla scorta di Dante, che “all’inferno, in purgatorio o in paradiso non si va, ma si è già”, forse queste parole hanno ancora qualcosa da dirci.

Continua a leggere l’articolo su La Libertà del 19 dicembre

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