“Tropicana”, venerdì 21 dicembre | Teatro Piccolo Orologio

Una storia familiare vista attraverso gli occhi di una ragazza alla quale mancano figure di riferimento credibili. Un testo che parla ai giovani e agli adulti, senza retorica. Uno spettacolo che vuole dare fiducia alle giovani generazioni e mostrare un approccio rivoluzionario ai conflitti familiari. Emozionante, ironico e disarmante, mette giovani e adulti di fronte al punto di vista dell’altro. Un antidoto alla diffidenza intergenerazionale al quale non si può restare indifferenti.

Tropicana, di Irene Lamponi, produzione del Teatro della Tosse di Genova andrà in scena venerdì 21 dicembre al Teatro Piccolo Orologio.

Andrea Collavino dirige i quattro attori che interpretano un testo dal sapore cinematografico, in una scena allestita in maniera surreale, priva di riferimenti alla casa dove si svolge l’azione.

Elena Callegari è Lucia, la madre incapace di vedere la realtà che alla fine riuscirà ad accettare, Cristina Cavalli interpreta Meda, la caustica vicina di casa che nasconde una fragilità dietro alla solida corazza di cinismo, Irene Lamponi è Nina, giovane testimone delle dinamiche familiari alla disperata ricerca di un’evasione liberatoria e Marco Rizzo è il fidanzato Leo, che con il suo arrivo incrina l’apparente equilibrio delle tre donne. Le scene sono firmate da Ruben Esposito.

Tropicana è una commedia. Da una parte gli adulti, esilaranti nella loro immaturità, dall’altra una ragazza che sogna il proprio futuro sconfinato e vitale.

Natale. Una casa. Un padre che se n’è andato. E poi una madre bambina, una vicina di casa sempre in ciabatte e Nina, una figlia che deve “fare l’adulta” in una casa che diventa sempre più nido-prigione. Tre solitudini che si sono legate in maniera indissolubile e che si avvitano continuamente sulle stesse discussioni, per non dover affrontare la vita fuori dalle rassicuranti mura domestiche. In sottofondo la televisione, le televendite, il Papa e una canzone: “Tropicana”. Tutto fa presagire che il vulcano della canzone esploderà e la fuga pare l’unica soluzione.  Le cose sembrano cambiare quando sulla scena compare Leo, il fidanzato di Nina, che scombussola la routine delle donne. Il ragazzo è il possibile strumento di liberazione dall’opprimente vita familiare, ma non sarà facile per Nina tagliare i legami con la madre. Il testo ci propone un’altra possibilità, a dire il vero più sorprendente: la cura sta dentro, lì dentro la casa, dentro i rapporti.

Tropicana è una commedia senza retorica che parla di tutti noi, che riflette sugli aspetti più intimi dei legami familiari, sulle difficoltà dei rapporti tra genitori e figli e sui reciproci egoismi.  Un testo di antitesi, che contrappone figli e genitori, positività e cinismo. E’ un testo che contiene un messaggio di positività molto forte. Tropicana in fondo ci racconta che nelle disavventure non è necessario trovare una soluzione.
“A volte le persone diventano cattive, soprattutto quelle che ci amano di più. – introduce il regista Andrea Collavino –  I personaggi di Tropicana si fanno del male a vicenda perché non capiscono cos’è che li fa soffrire, ma fanno di tutto per risolvere i loro problemi, perché vogliono vivere anche se non lo sanno.

La materia “rapporti familiari” riguarda tutti, ma ciò che trovo singolare nel testo di Irene Lamponi è la capacità di rendere comicamente i momenti tragici, di dare universalità alla vita che si svolge tra le pareti domestiche. Davanti a questi personaggi ci chiediamo continuamente perché. Perché queste persone stanno insieme? Perché Nina non se ne va? Perché Leo resiste? Perché ciò che fa male fa anche bene? E l’elenco si allunga col procedere della vicenda. È ciò che il buon teatro deve fare secondo me: rendere naturale il porsi domande scomode, e poi vedere un riflesso di sé stessi in tutti i personaggi rappresentati.”
Biglietti: 14€ – 12€ Per informazioni e prenotazioni: biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522 – 383178 dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18:30 e nei giorni di spettacolo.

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