In preghiera per la tragedia di via Turri

Un centinaio i presenti al momento interreligioso per le vittime

Davanti al dolore rimane solo il silenzio e la preghiera, ed così che si è mossa la comunità parrocchiale dell’unità pastorale Giovanni Paolo II.
Il parroco don Matteo Bondavalli ha organizzato infatti, nella serata dello scorso martedì 11 dicembre, un momento di preghiera interconfessionale sotto il porticato del numero 27 di via Turri a Reggio, a pochi metri dallo stabile teatro della recente tragedia che ha causato la morte di due persone e che ha scosso non solo la zona intorno, ma anche tutta la città. Accanto a don Matteo, il vice parroco don Pietro Sun, responsabile della comunità cinese, l’imam Ahemed Athahama e il sindaco di Reggio Luca Vecchi, ma anche Kamal, il figlio maggiore della coppia morta nell’incendio, accompagnato da alcuni parenti.

Il canto di preghiera dell’imam ha aperto la veglia, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e non solo del quartiere.
È seguita la lettura di un passo dal libro di Giobbe, quindi Nilde Marchesini, la consacrata che da anni condivide con gli abitanti la vita nel quartiere, ha invitato alla recita del Salmo 23: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”.
Don Pietro, subito dopo, ha proclamato il breve passo del vangelo di Giovanni, che racconta chi stava sotto la croce di Gesù sul monte Calvario.

Continua a leggere l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 19 dicembre

 

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