A Guastalla il social shopping

Così il commercio online sostiene l’economia locale

“Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo”… forse è da questa citazione dell’immenso Gino Paoli che si può iniziare a raccontare questa storia fatta di amici che, se anche non vogliono cambiare il mondo, vorrebbero cambiare usi e costumi dello shopping online.
Dall’idea di Andrea, Simone e Alessia, tre amici di Guastalla (forse manca il quarto, che nella canzone ha trovato l’impiego in banca) nasce Buyhoop.social, la startup che ha sviluppato la prima piattaforma di social shopping, ossia acquistare online attraverso il passaparola sui social network senza passare dai grandi “negozi” del web che tutti conosciamo.

L’obiettivo primario che si sono prefissati è quello di sostenere il commercio locale, forse ancora troppo ancorato ai vecchi sistemi di compravendita, facendo conoscere e favorendo la vendita online accanto a quella tradizionale. In questo modo la ricchezza rimarrebbe sul territorio e le ricadute positive andrebbero a vantaggio di tutti.
È dai tavolini di un bar del centro di Guastalla, tra una chiacchiera e l’altra, che Andrea e Simone, coetanei e amici da sempre, hanno deciso di tuffarsi in questa avventura iniziata due anni fa. Una coppia ben assortita: all’intransigenza e decisione del primo ha fatto da contrappeso la visione molto aperta delle cose dell’altro.

Dopo i primi passi, i due si sono accorti che tuttavia mancava un tocco femminile al progetto e per questo hanno coinvolto Alessia, che ha accettato con entusiasmo e che insieme ad Andrea si occupa dello sviluppo del sito. Cosa possiamo fare per rilanciare Guastalla, e più in generale i centri più piccoli come il paese della bassa? è quello che si devono essere chiesti questi amici, guardandosi attorno in un centro cittadino sempre più deserto e anonimo, dove i negozi chiusi sono quasi più numerosi di quelli aperti, divorati dai grandi siti online che fagocitano ogni tipo di acquisto.

Continua a leggere l’articolo di Matteo Daolio su La Libertà del 19 dicembre

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