Rosario e digiuno in vescovado

Un momento di preghiera per la santità della Chiesa

Mercoledì 17 ottobre, nella cappella del vescovado di Reggio Emilia, si è recitato per la seconda volta il Rosario secondo l’intenzione del vescovo Massimo, che ha promosso l’iniziativa in ascolto della Lettera del Santo Padre al Popolo di Dio riguardante gli abusi sessuali, di coscienza e di potere commessi da parte di alcuni membri del corpo ecclesiale. Così una volta al mese, secondo un calendario prestabilito, chi vuole si unisce alla preghiera del pastore per la santità dei sacerdoti, dei diaconi, delle famiglie, dei religiosi e delle consacrate, delle comunità. Al termine del Rosario i partecipanti hanno digiunato, prendendo solo un po’ di riso bollito, mentre vengono proclamate alcune letture; l’equivalente costo della cena è versato per aiutare la popolazione alluvionata del Kerala, lo stato meridionale dell’India dove la Diocesi mantiene da molti anni una presenza missionaria (nei giorni scorsi l’Arcidiocesi di Verapoly ha ricevuto dalla Chiesa reggiano-guastallese un primo bonifico di 54.051,92 euro grazie alla colletta delle comunità cristiane del territorio).

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