Missioni: chi parte, chi è accolto, chi rientra

Nella veglia missionaria di sabato 20 ottobre alle ore 21 presso la chiesa di San Giuseppe a Reggio riceverà il mandato d’invio:
SUOR MARIA ANGELICA BORRACCINO, Carmelitana minore, 35 anni, è originaria di Barletta, Puglia. Svolgendo il Servizio civile con la Caritas reggiana, alcuni anni fa ha potuto conoscere le Case della Carità. Chiede di fare il cammino per diventare suora della Congregazione mariana delle Case e prende i voti perpetui nel 2017.
Dopo aver dato la disponibilità a partire per le missioni, riceverà il mandato d’invio per la missione in Albania, dove si recherà per svolgere servizio nella Casa di Carità di Laç Vau Dejës, insieme a suor Rita Ferrari.

Riceveranno il mandato di accoglienza in diocesi:
CRISTINA ALMEIDA DO NASCIMENTO è cresciuta a Utinga con la mamma infermiera, il papà agricoltore, tre sorelle e un fratello. Ha 32 anni e fa parte della comunità di Aparecida; ha partecipato al gruppo di giovani della parrocchia, di cui è stata anche leader, ed è stata la coordinatrice della Catechesi a livello parrocchiale.
Nella comunità di Aparecida è ministra della Parola; i ministri, infatti, si avvicendano per fare la predicazione del Vangelo nella celebrazione del sabato sera. Come studi, si è laureata in Assistenza sociale.
Recentemente ha lavorato nel Progetto Nato sei mas quero della Pastorale degli Adolescenti a Utinga, avviato 18 anni fa da Enzo Bertani.
Oltre che al dopo scuola ai ragazzi, Cristina ha insegnato la danza e il teatro. Matura e consapevole, ha sentito il desiderio di venire in Italia per continuare il suo cammino da missionaria laica e collaborare con la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla, come una sorta di restituzione di quanto ricevuto nel tempo dai missionari reggiani a Utinga.

PADRE JEANNOT RANDRIAMIKAJY, 33 anni, dal 2013 prete della diocesi di Ambositra, Madagascar, è nato in una famiglia cattolica. Riceverà il mandato come prete fidei donum a Reggio Emilia, per svolgere servizio pastorale presso le parrocchie di Sant’Antonio da Padova e San Luigi. Al tempo stesso proseguirà gli studi universitari per essere in futuro formatore e responsabile del Centro diocesano per quanto riguarda l’Educazione cattolica ad Ambositra.

Continua a leggere l’articolo su La Libertà del 17 ottobre



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