Reggio Emilia, concerto “Soli Deo Gloria”

In occasione del centenario, nel giorno ufficiale della fine della Grande Guerra, 4 novembre 1918/2018, si terrà un concerto di Soli Deo Gloria  in un luogo altamente simbolico, la Cappella dedicata ai Caduti della Prima Guerra Mondiale situata nella Cripta della Cattedrale in Piazza Prampolini, di Reggio Emilia.
Con la presente sono a trasmettere qui sotto e negli allegati (locandina invito, programma di sala dettagliato e tre fotografie degli interpreti) tutte le informazioni relative al concerto di Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della Città XIV edizione  2018 che si terrà domenica 4 novembre ore 21, Reggio Emilia, Cripta della Cattedrale di S. Maria Assunta Piazza Prampolini.
4 novembre 1918/2018. Musiche a 100 anni dalla fine della Grande Guerra
Schola Cantorum Sancta Caecilia di Correggio diretta da Andrea Beltrami
Coro Mavarta diretto da Silvia Perucchetti
Simone Copellini: tromba
Laura Zambianchi: fiffaro, flauto, ottavino
Federico Bigi: organo
Antonio De Vanna: pianoforte
Narrazione: Carlo Perucchetti
Consulenza storico-musicale a cura del Centro Studi Musica e Grande Guerra
 
Ingresso libero
Il programma:
Anonimo
Squilli di tromba militare
Gustav Holst (1874-1934)
I vow to Thee, my country (1921) (testo di C. Spring Rice)
Riccardo Zandonai (1883-1944)
Alla Patria (1915)
Anonimo (XVII sec.)
Auprès de ma blonde / La chasse aux barbares
Michele Mondo (1883-1965)
Missa Pro Defunctis (1915-1918)
Anonimo (da Gloria-Viktoria!, 1917)
Isonzolied
Zu Mantua in Banden / A Mantova in catene
Riccardo Zandonai
Esulta Trento (1919)
Arturo Zardini (1869-1923)
Stelutis alpinis (1917-1919)
27 Otubar (1920)
Alfred Scott Gatty (1847-1918)
It is not death, but sleep (1915)
Anonimo
Il Silenzio
 
Note al programma
Missa Pro Defunctis o Requiem
Messa secondo il rito liturgico della Chiesa cattolica eseguita e celebrata in memoria di uno o più defunti.
Può essere anche utilizzata come servizio funebre, in particolare nel caso di funerali solenni, o eseguita come parte della liturgia nel giorno dei defunti, che vengono commemorati il 2 novembre. Secondo la religione cattolica le messe offerte in memoria dei defunti che si trovano in Purgatorio possono abbreviare la loro permanenza di espiazione, a favore di un più celere passaggio al Paradiso. Il requiem è anche una composizione musicale che utilizza i testi propri dei riti cattolici con una trama musicale. Mentre le varie parti della messa, quali l’Introito o il Graduale cambiano di giorno in giorno secondo il calendario liturgico, nella messa esequiale queste sezioni sono sempre fisse. Si tratta di composizioni antiche quanto drammatiche nella loro rappresentatività e, in quanto tali, hanno attirato l’attenzione e ispirato non pochi compositori, fra cui Wolfgang Amadeus Mozart, con il suo Requiem in re minore e
Giuseppe Verdi. L’uso, molto popolare, della parola requiem deriva dalle parole iniziali dell’Introito: «Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis» («L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua»). Il rito delle esequie nella liturgia cattolica differisce dalla messa di tutti i giorni anche  perché vengono omesse alcune parti, mentre è prevista la sequenza
Dies irae. I testi della Messa da Requiem presenti nell’attuale Messale Romano (riformato dopo il Concilio Vaticano II), sono solo in parte quelli che, nel corso dei secoli, hanno ispirato molti grandi compositori. Rimangono invece integralmente presenti nel Messale promulgato da Papa Giovanni XXIII nel 1962 (impropriamente detto “tridentino”), utilizzato per la celebrazione della Messa nella Forma straordinaria del Rito Romano.
Michele Mondo [Chieri (TO) 30/06/1883 – ivi, 30/05/1965], studiò pianoforte con Francesco Langmann, organo con Ulisse Matthey, composizione con Giovanni Pagella, diplomandosi al Conservatorio di Torino. Fu maestro di cappella e organista del duomo di Chieri e insegnante di musica in diversi istituti cittadini. Dedicò molte energie alla direzione della Schola Cantorum S. Cecilia fondata dal padre portandola a perfezione e ad una attività, anche concertistica, di prestigio. Autore di vari brani di musica sacra, ha composto “alla memoria dei prodi defunti della grande guerra” (1915-1918) una “Missa pro defunctis cum Dies Irae ac libera” di cui la Schola Cantorum Sancta Caecilia di Correggio possiede nei suoi archivi di Mandriolo una rarissima copia originale e che questa sera viene eseguita per la prima volta in forma di concerto.
Gli interpreti
Schola Cantorum Sancta Caecilia
 
Nel 1901 venne fondata a Correggio la Schola Cantorum Santa Cecilia dal maestro Camillo Scaravelli, che la diresse per 50 anni. Medoro Ligabue ne fu il successore e continuatore. Nella sua storia ultracentenaria la Schola ha prestato il suo servizio liturgico in tante occasioni nelle parrocchie reggiane e delle diocesi limitrofe, fino al 2004 quando cessò l’attività. Dal 2015 questa preziosa eredità è stata raccolta da alcuni giovani di Correggio e delle zone vicine, accomunati da una grande passione per la musica sacra e liturgica e attratti dall’interessante repertorio al quale attingeva la vecchia Schola Cantorum, portando le proprie esperienze musicali maturate nelle rispettive attività e collaborazioni
con altri cori o formazioni musicali. La Schola è rinata nella chiesa parrocchiale di Mandriolo di Correggio con il nuovo nome completamente in latino: Schola Cantorum Sancta Caecilia.
 
Andrea Beltrami: direttore
Federico Bigi: organo
Lorenzo Bedogni, Andrea Beltrami, Matteo Catellani e Maurizio Magnanini: tenori
Matteo Bellelli, Daniele Garruti, Riccardo Isani, Francesco Lasagni e Paolo Morini: bassi
 
Il Coro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza (RE) nasce nel 1996 all’interno del Corpo Filarmonico di S. Ilario. Attualmente è formato da circa 22 elementi ed è guidato dalla musicologa Silvia Perucchetti. Il repertorio del Coro Mavarta spazia dalla polifonia sacra a Bach, Mozart, Rossini e Bartolucci, al genere spiritual e gospel, particolarmente amato dal Coro grazie anche all’estroso accompagnamento di pianisti jazz quali Alessandro Maruccia, Roberto Esposito e Leonardo Caligiuri. Attualmente è accompagnato al pianoforte da Antonio De Vanna. Fra gli anni 2014-2018, in sinergia con il Centro Studi Musica e Grande Guerra, il Coro ha approfondito il repertorio della Prima Guerra Mondiale studiando ed eseguendo in numerosi concerti brani polifonici da ogni parte del mondo (fra i compositori, A. ScottGatty, B. Hamblen, R. Zandonai, A. Zardini, G. Holst), canti degli alpini (Stelutis Alpinis) e canti in prima esecuzione moderna (dalla raccolta Gloria-Viktoria! del 1917); fra le collaborazioni si ricordano il trombettista Simone Copellini, il duo Max e Chiara Bonfrisco, la Coffee Band e il Coro Respiro.
 
Sandra Bugolotti, Magda Franceschetti, Morena Maioli, Flavia Miranda, Orietta Morelli e Simona Ruffini: soprani
Monica Berto, Katja Brill, Maria Mainini, Simona Merlanti, Delia Rabitti, Patrizia Sivieri, Laura Zambianchi e Bianca Zanichelli: contralti
Evans Atta Asamoah, Davide Galimberti e Mariano Seritti: tenori
Federico Bigi, Nicola Carpi, Giancarlo Casali, Fausto Davoli, Mario Felici, Stefano Magini, Gabriele Mantovani e Paolo Secchi: bassi
Silvia Perucchetti, nata nel 1983, inizia a studiare pianoforte giovanissima a Parma con A. Nidi, per poi continuare a Reggio con L. Fornaciari; ha inoltre studiato canto barocco sotto la guida di Monica Piccinini e frequentato i corsi di direzione corale e polifonia rinascimentale tenuti da C. Chiavazza a Pamparato (CN). Nel 2009 si è laureata cum laude in Musicologia presso l’Università di PaviaCremona
con una tesi di specializzazione in Storia delle forme e tecniche compositive (La scrittura a tre parti in area padana nelle messe e nei mottetti tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600) sotto la guida del prof. R. Tibaldi. Ha al suo attivo pubblicazioni di saggi musicologici, fra cui la redazione della voce enciclopedica Italia. La musica sacra. Il Seicento all’interno dell’Enciclopedia Ortodossa (Mosca 2012), I manoscritti di musica polifonica inedita conservati presso l’Archivio della Basilica di San Prospero a Reggio Emilia.
Tecniche compositive e prime osservazioni sulla prassi esecutiva, (Bollettino Storico Reggiano n. 162, 2017), e «Un coro sommesso ma numeroso». Le raccolte dei canti di guerra e dei soldati: cenni di prassi esecutiva e una proposta di bibliografia (in Gorizia. Canti di soldati. Musica, storia, tradizione e memoria della Grande Guerra, 2017). Spesso relatrice in conferenze a carattere musicologico e in conferenze-concerto di sua ideazione come Il concerto delle donne / Le tre dame, nel 2017 è stata invitata a tenere
un corso monografico su fonti musicali e prassi esecutiva fra ‘500 e ‘600 presso il Dipartimento di Musica Antica di Brescia. Cura abitualmente la preparazione di programmi di sala per varie rassegne concertistiche (Modena, Brescia, Parma, Brindisi, Reggio Emilia) e le note musicologiche per CD di musica antica (etichette Verso di Madrid, MV Cremona, Soli Deo Gloria). Dal 2001 al 2005 ha cantato stabilmente nel Coro Polifonico di Reggio E. diretto da S. Giaroli; dal 2006 dirige il Coro della Cappella Musicale S. Francesco da Paola e il Coro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza (RE). Attualmente è bibliotecaria presso la Biblioteca Musicale Gentilucci dell’Istituto Superiore di Studi  Musicali A. Peri; ha catalogato fondi antichi e musicali a Bologna, Vignola e Borgotaro, nella Biblioteca Panizzi di Reggio, alla Biblioteca Sereni dell’Istituto Cervi e nell’Archivio del Teatro Valli. Ha insegnato Teoria musicale presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena e pianoforte e solfeggio presso la Scuola di Musica di Sant’Ilario (RE) dal 2005 al 2011. Affianca all’attività musicale la passione per la fotografia: fino al 20 maggio 2018 al Castello di Sarzano (Casina, RE) è possibile visitare la sua mostra Re-ligo: l’ortodossia nelle chiese cattoliche reggiane.
Laura Zambianchi è un fisico e si occupa di progettazione di dispositivi medici e analisi dati. Si è formata musicalmente presso l’Istituto Musicale Pareggiato “A. Peri” di Reggio Emilia, diplomandosi in flauto con C. Ortensi e perfezionandosi con G. Mareggini. La sua passione per il canto corale l’ha portata ad esibirsi dagli anni ’90 con varie formazioni reggiane: il Coro Polifonico di Reggio Emilia, il coro “C. Merulo”, l’ensemble vocale e strumentale “La Cantoria”, la Cappella Regiensis. Attualmente collabora con la Cappella Musicale San Francesco da Paola, i “Fedelissimi polifonici” e il Coro Mavarta. Ha ripreso nel 2016 ad esibirsi come flautista e ottavinista.
Antonio De Vanna, nato nel 1983, si avvia alla pratica del pianoforte all’età di nove anni sull’onda di una passione precoce ma autentica. Inizia nella prima adolescenza a classificarsi tra i primi posti dei concorsi organizzati dall’Unione Musicisti di Taranto, suscitando il favore di pubblico e critica per l’interpretazione delle composizioni di J. S. Bach e delle fantasie di W. A. Mozart. Frequenta prima il Liceo Musicale “Paisiello” di Taranto sotto la guida dal maestro Fernando Giovinazzi e poi, da esterno, il
Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, dove consegue a pieni voti il compimento inferiore. Approdato a Parma per frequentare in parallelo la facoltà di Lettere, si perfeziona presso il Conservatorio Arrigo Boito, in particolar modo nell’interpretazione delle Sonate di L. van Beethoven e delle composizioni di F. Chopin, tanto da entrare nella rassegna delle Manifestazioni Accademiche per due anni consecutivi. Consegue il diploma con il massimo dei voti davanti ad una giuria presieduta dal maestro Roberto Cappello. Coltiva oggi un vivace interesse per l’impiego della musica classica nel mondo dei media e del cinema, affascinato dai grandi compositori della musica nel cinema classico. Dal 2011 si occupa di didattica pianistica e di accompagnamento della pratica corale.
 
Simone Copellini suona come solista nella musica jazz e classica e come turnista con ensemble jazz, big band, formazioni di musica leggera, orchestre classiche, ensemble di musica barocca e formazioni bandistiche. Dal 2006 è solista con Cisco (ex Modena City Ramblers) nelle sue tournée italiane ed europee. Propone musica della tradizione jazz con Jeangot Project e composizioni originali con Trummond Plus. Presente in decine di progetti tra cui Jazz in’It Orchestra, Jazz Art Orchestra, Jazz’on Parma Orchestra, The Royal Stompers Dixieland Band, Mefisto Ensemble, Swing Bros, Foursome, Cappella Musicale San Francesco da Paola, New Yorker Residence, Lost ‘n Found, Labbanda, Singin’ Chet Baker, Jumpin’ Shoes, Archetipi. Vincitore nel 2015, con la formazione ReCombo, del premio “Roberto Zelioli” messo in palio da Albinea Jazz. Finalista, con il gruppo Foursome, al Tiberio Nicola Award di La Spezia Jazz 2011 e finalista, come solista, alla “Borsa di studio Y.M.F.E. 2009” di Yamaha Musica Italia. Ha registrato per Universal Music Italia, Auand Records, Cannonball Records, MK Records, ColorSound, LICA eventi, Ipsum Records. Lunga la discografia e numerose le collaborazioni con grandi artisti tra cui Jerry Bergonzi, Christian Meyer, Tullio De Piscopo, Flavio Boltro, Gegé Munari e Carlo Lucarelli. È Docente all’Istituto Musicale Pareggiato “Achille Peri” di Reggio Emilia oltre che Direttore Didattico della Scuola di Musica di Santa Vittoria di Gualtieri. Insegna anche per l’Associazione Musicale Banda Cittadina “Luigi Asioli” di Correggio, all’Associazione “Musiké” di Carpi e alla Scuola di Musica di Sant’Ilario d’Enza. Ha conseguito la Certificazione Nazionale in videoscrittura musicale con Finale 25 ed è Docente Certificato Finale 25. È copista in digitale di decine di opere di musica contemporanea, tra cui partiture di Giampaolo Coral e di Stefano Bonilauri. Lavora anche
nell’editoria come titolare di SopraToni Edizioni e nella produzione musicale come fonico per SopraToni Studio. È laureato in Discipline Musicali con Lode e Menzione d’Onore, oltre che Diplomato in Tromba e Perito Informatico, titoli ottenuti con il massimo dei voti. Ha studiato con Andrea Tofanelli (biennio di alta formazione al Conservatorio di Modena), Marco Fiorini (diploma tradizionale al Conservatorio di Castelnovo né Monti), Giancarlo Parodi, Beppe di Benedetto, Markus Stockhausen, Alberto Amendola e Valerio Volpi. Ha seguito le master class di: Malcolm McNab, Adam Rapa, Rex Richardson, Louisa Di SegniJaffé.
 
Carlo Perucchetti è musicista, violinista, già professore d’orchestra della Filarmonica Toscanini. Si è dedicato allo studio del canto popolare, su cui ha pubblicato diversi studi, e di nuove forme di concerti elaborando programmi inediti per la Fondazione Toscanini e l’Ensemble Il Teatro delle Note. Da circa vent’anni si occupa della musica al tempo della prima guerra mondiale, fonda l’Associazione Centro Studi Musica e Grande Guerra. Crea e organizza approfondimenti storico-musicali, spettacoli, conferenze-concerto e partecipa a convegni internazionali su questo tema. Nell’agosto 2014 partecipa a Londra, British Library, al convegno dedicato a “Musica e Prima guerra mondiale”, con l’intervento Musica e musicisti italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra. Il caso di Cellelager. Nel
2015 partecipa come relatore a convegni organizzati dalle Università di Padova, Roma e Parma. Tra le pubblicazioni: Rolando Anni, Carlo Perucchetti, “Questa notte c’è musica”. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di G. Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi editore, Roma, 2014, pp. 385-403. Rolando Anni, Carlo Perucchetti (a cura di), Voci e silenzi di
prigionia. Cellelager 1917-1918, Gangemi editore, Roma, 2015; Gorizia. Canti di soldati. Reggio Emilia 2017. È promotore e ideatore di mostre quali: nel 2013 Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei lager della Grande Guerra e programma musicale Musica dalla prigionia; nel 2014 Trincea. Soldati tra vita e morte nella grande guerra e programma musicale Si sente il cannone che spara; nel 2015 Vie e luoghi della Grande Guerra. Luoghi e persone nella memoria. Firma altri programmi musicali che raccontano la guerra: Il fronte e la città, Figlio mio bello addio, Musica dai fronti della Grande guerra, Il Piave mormorava, Note dalla Grande Guerra, Dove sei stato, Sentinella.
 
Il luogo
Cripta della Cattedrale di S. Maria Assunta
 
All’interno della Cattedrale è pregevole la Cripta la cui costruzione risale al XII o XIII secolo. L’architettura del luogo è con volte a crociera, sostenute da 42 colonne con capitelli frammentari, per lo più quattrocenteschi (due recano la data del 1491), ma anche più antichi. La parte più antica è quella con l’altare che contiene l’arca con i corpi dei Santi Martiri Crisanto e Daria. Il restauro generale avvenne nel 1923. Durante i lavori fu trovato un ragguardevole frammento di pavimento romanico (mosaico del
III-IV sec.) che dal piano della cripta conduce attraverso una scaletta, in un vano sotterraneo. Nel mosaico sono riconoscibili figure geometriche e animali tra cui il cervo alla fonte. La cripta è formata da tre cappelle: al centro quella col sepolcro dei martiri Crisanto e Daria, a destra quella dedicata ai caduti
della Grande Guerra ed esaltata dalla vivace decorazione di Anselmo Govi (1923); sotto questa cappella una scaletta porta alle tombe dei Vescovi: nella parte sinistra, un bassorilievo mostra due Re Magi (XIII sec.), questa lastra fu utilizzata come pietra tombale del Vescovo Enrico Casalorci (+1312) che vi è raffigurato sul retro.
 
La rassegna Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della Città XIV edizione, Reggio Emilia, marzo – dicembre 2018, è promossa in collaborazione e con il contributo di: Comune di Reggio Emilia, Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla: Ufficio Beni Culturali, Nuova Edilizia di culto; Museo Diocesano di Reggio Emilia – Guastalla
 
Comuni di:


Albinea


Bibbiano


Casina


Castelnovo ne’ Monti


Quattro Castella


Rubiera


Sant’Ilario d’Enza


San Martino in Rio

 

Direttore Artistico: Renato Negri
 
In collaborazione con:
Associazione Insieme per il Teatro di Reggio Emilia
Associazione Italiana Santa Cecilia
Associazione Clavicembalistica Bolognese
Biblioteca “Armando Gentilucci” dell’Istituto Superiore di Studi Musicali
di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo”
BIEMSSF – Brescia International Early Music Summer School & Festival
BUS74
Centro Interculturale Mondoinsieme
Centro Studi Musica e Grande Guerra
Centro Islamico di Reggio Emilia
Comunità Ebraica Modena e Reggio Emilia
Confraternita del Santissimo Sacramento della Parrocchia di Rubiera eretta nell’Oratorio
della Santissima Annunziata
Dipartimento di Musica Antica di Brescia
EWMD
Famiglia Artistica Reggiana
Fondazione Solidarietà Reggiana
Istoreco Reggio Emilia
Museo degli Organi Santa Cecilia di Massa Marittima, Grosseto
Palma Choralis® – Research Group & Early Music Ensemble
Parrocchia Ortodossa Romena
Polo Culturale Cappuccini Reggio Emilia
Scuola Diocesana di Musica Sacra “S. Cecilia” di Brescia
Teatro del Cigno
Unione Campanari Reggiani
Venerabile Confraternita dell’Immacolata Concezione e di S. Francesco d’Assisi
 
Si ringraziano:
Lhoucine Bazine
Pierpaolo e Federico Bigi maestri d’organo e restauratori
Federico Braglia
Cristina Miriam Chiaffoni
Ivan Mario Cipressi
Alberto Denti
Matthias Durchfeld
Stefano Ferretti
Fabrizio Fiori
Alberto Frizzi
Ginetta Gallusi
Primo Iotti
Lorenzo Iotti
Ahava Katzin
Morad Laaouni
Carlo Lombardini
Fabrizia Magnani
Ferdinando Manenti
Cinzia Merletti
Giuliana Montanari
Luigi Montanari
Ali Nowroozi
Franco Orlandini
Carlo Perucchetti
Silvia Perucchetti
Fausto Pizzocchero
Alessandro Ravazzini
Mohamed Riyad
Olga Sassi e Francesco Giudici
Alberto Sermoneta
Adriana Silvia Serena
Fabio Tasselli
Antonio Vezzosi
Mohamed Youssef
Famiglia Boni Fontana
Famiglia Magnani
Famiglia Terenziani Codeluppi
Famiglia Ovi
Famiglia Pecorari
Famiglia Terrachini Sidoli
Famiglia Visconti Spallanzani
Casa Musicale Del Rio
 
Per informazioni:
Comune di Reggio Emilia
Servizo Servizi Culturali
tel. 0522 456249
Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla
Ufficio Beni Culturali, Nuova Edilizia di culto
tel. 0522 1757930
Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “A. Peri – C. Merulo”
Sede “Achille Peri” di Reggio Emilia
tel. 0522 456782
Reggio Iniziative Culturali
tel. 0522 420804
 

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