L’azienda reggiana Reset compie trent’anni

Reset spegne trenta candeline

L’azienda, specializzata in impianti elettrici, sistemi di sicurezza e sistemi antincendio, festeggia venerdì le tre decadi con nuove assunzioni e una sempre maggiore specializzazione degli addetti. Nel week end grande festa per tutti i dipendenti e le loro famiglie con presentazione nuovo logo.

Reggio Emilia, 27 settembre 2018 – Trenta candeline per festeggiare il suo know how di realizzazione e manutenzione di impianti elettrici e di sicurezza antintrusione, videosorveglianza e impianti speciali. Reset nacque il 28 settembre 1988 da un’idea di Paolo Bacchiavini e Orazio Gavazzoli, alla guida dell’azienda insieme al socio Thomas Vezzani, e oggi si rinnova suddividendo la struttura in unità organizzative ancora più specializzate e ampliando il numero addetti, già oltre 35 unità.

«Eravamo ventenni ed entrambi dipendenti di aziende nel settore dell’automazione e degli impianti elettrici e industriali», racconta l’amministratore delegato Bacchiavini. «Avevamo voglia di renderci autonomi e di tuffarci nell’impresa “folle” di un’attività nostra, da gestire e guidare secondo i valori in cui crediamo ancora: competenza, serietà e affidabilità. Quello di oggi è un bel traguardo, che festeggeremo con un grande evento per i nostri dipendenti e le loro famiglie. Ma è anche un ricominciare da capo, per continuare a crescere e innovarci».

Il punto di ripartenza consiste, prosegue Bacchiavini, «in una divisione della struttura in unità organizzative sempre più specializzate e in un ampliamento delle risorse che abbiamo già aumentato di tre unità e che continuiamo a cercare. Non è sempre facile reperire profili tecnici con una formazione adeguata alle esigenze della nostra azienda. È un problema comune a molte realtà del settore, per questo quando troviamo i profili adatti a noi cerchiamo di valorizzarli in ogni modo per “tenerceli stretti”».

Oggi Reset vanta clienti importanti nei settori pubblico e privato. «Serviamo un’ampia rosa di clienti – puntualizza l’a.d. –, da catene di ipermercati a cliniche sanitarie private, a palazzi storici vincolati alle Belle Arti, ad abitazioni private, a farmacie, ristoranti, aziende di ogni tipologia e dimensione, queste ultime in continuo aumento, molte delle quali sono già presenti sui mercati europei, americani e asiatici».

Ma cosa appassiona ancora un professionista dopo 30 anni di lavoro in azienda? «Ci motiva fortissimamente la relazione col cliente e l’ambizione di renderlo soddisfatto al 100%. In pratica, quello che spinge un imprenditore a fare impresa oggi», risponde Bacchiavini.

E il futuro? Conclude l’amministratore delegato: «Vogliamo crescere e rivolgerci a una clientela sempre più “ambiziosa” con la volontà di servirla al meglio. Intendiamo acquisire nuove competenze nel mondo tecnologico che è in continua e rapida evoluzione».

Alessandra Ferretti

Responsabile Comunicazione Reset

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *