La chiave per educare i giovani alla fede

Emerge da un’indagine: stabilire una relazione personale duratura

Nella comunità cristiana è forte la consapevolezza della responsabilità nei confronti della crescita nella fede delle nuove generazioni; dal modo con cui la prospettiva della vita cristiana riuscirà ad affascinare e convincere ragazzi e giovani dipenderà il futuro della fede e della stessa Chiesa. Tuttavia lo smarrimento che gli adulti provano nei confronti di questo compito è veramente grande: essi si rendono conto di quanto il mondo dei giovani sia lontano dal loro e di quanto la loro sensibilità religiosa abbia forme espressive indecifrabili da parte di chi è cresciuto in un clima culturale ed ecclesiale diverso dall’attuale.
La generazione di “Dio a modo mio” è incredula o ha un modo di sentire i valori religiosi proprio e diverso da chi li ha preceduti? E come entrare in una relazione educativa con chi pensa a Dio non a partire dalla Chiesa e dai suoi insegnamenti, ma dal proprio mondo emotivo? Dal proprio desiderio di incontrare un Dio vivo, personale e vicino?

Affrontare queste questioni in vista del futuro è cruciale. Per questo, l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, dopo aver chiuso l’indagine sul mondo religioso giovanile si è dedicato ad un’analoga ricerca su quanti, a educare alla fede, ci provano! Educatrici ed educatori, genitori e catechisti, sacerdoti e insegnanti che hanno raccolto la sfida con se stessi: trovare forme nuove per entrare in comunicazione e accompagnarsi ai giovani in un cammino di ricerca verso e dentro la fede.
Le 165 lunghe interviste dell’indagine, ora pubblicata nel volume “Il futuro della fede. Nell’educazione dei giovani la Chiesa di domani”, ritraggono una realtà vivace, creativa, appassionata, aperta. Gli educatori più efficaci sono quelli che hanno preso atto della fine di un modello di educazione alla fede uguale per tutti; sono consapevoli che questo tempo, rassicurante e un po’ ripetitivo, è finito.

Leggi tutto l’articolo di Paola Bignardi su La Libertà del 26 settembre 



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