Il vescovo Massimo in Alta Val Dolo e Val d’Asta
Alle solenni liturgie in montagna la gente arriva senza fretta, per tempo e con il vestito della festa. Forse il motivo sta nel fatto che lassù ci si dà il tempo giusto per fare le cose o semplicemente per potersi godere in pace una bella giornata di sole parlando insieme del più e del meno. Ed è stato così anche a Gazzano, domenica 16 settembre, per il conferimento del sacramento della Confermazione a 11 ragazzi da parte di monsignor Vescovo. La celebrazione era davvero importante: per le parrocchie dell’Alta Val Dolo e della Val d’Asta accompagnare 11 ragazzi nel loro cammino di fede non è cosa che capiti spesso.
Monsignor Camisasca è salito per tempo, potendosi così fermare sul sagrato a parlare con i fedeli prima della celebrazione.
Si parte in orario alle 10.30 con la processione d’ingresso che accompagna i ragazzi, ciascuno con una lampada accesa con su scritto il nome della parrocchia di provenienza e che è stata posta alla destra dell’altare: Asta, Fontanaluccia, Gazzano, Gova, Morsiano, Febbio e Romanoro. A seguire il parroco don Giuseppe Gobetti, don Patrick Valena, don Filippo Capotorto e il moderatore dell’unità pastorale don Luigi Gibellini precedono il Vescovo. La chiesa è gremita di gente, tanto che molti devono rimanere in piedi sul sagrato o seduti sul muretto che intorno lo delimita.
La pagina del vangelo di Marco è quella dove Gesù si rivolge ai discepoli con la domanda: “E voi chi dite che io sia?”. È la domanda per ciascuno di noi, riprende il Vescovo, che poi, rivolgendosi agli undici ragazzi, dice: “Il cammino fatto fin qui vi aiuterà certamente a trovare la risposta giusta”. Gesù, continua il Vescovo, chiede questa cosa ai suoi discepoli a Cesarea di Filippo, un luogo ai confini con la Siria, dove nasce il fiume Giordano, un luogo bello e verde, fatto per il silenzio e il riposo, un luogo molto simile a queste montagne. Ecco una ragione di più per trovare la risposta giusta alla domanda che ancora oggi Gesù rivolge a tutti, ma soprattutto a chi, come i ragazzi in chiesa a Gazzano, rinnova le promesse del Battesimo.
Tutto dopo si svolge con semplicità: l’unzione degli 11 ragazzi, la preghiera dei fedeli, i canti e persino i ringraziamenti emozionati del parroco don Giuseppe e del moderatore don Luigi, che invitano il Vescovo a venire a trovarli più spesso.
Leggi tutto l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 26 settembre