«Così ho incontrato l’Ordo Virginum»

Testimonianza di Alessia Rinaldi, prossima alla consacrazione

Giovedì 4 ottobre – nella Messa delle 18.30 presieduta dal Vescovo in Concattedrale a Guastalla – Alessia Rinaldi sarà consacrata nell’Ordo Virginum diocesano. Le abbiamo chiesto di raccontare la sua vocazione.

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non ho l’amore sono come un bronzo che suona o un cembalo che squilla. Questa frase pronunciata da san Paolo alle genti di Corinto è da molti anni la mia compagna di viaggio. Un cammino che inizia 37 anni fa a Guastalla in una famiglia come tante altre. Non ero la classica bambina a cui piaceva andare in chiesa, anzi direi che per alcuni anni è stato più un obbligo, quasi un dovere, poi nella mia parrocchia natia è venuto meno il parroco residente e i giovani per tenere aperta la struttura si sono rimboccati le maniche e hanno cercato di coinvolgere chi era più piccolo di loro per le varie attività dell’oratorio e della chiesa stessa. Attratta da questo desiderio di aiutare in qualche modo e di essere protagonista nel mio piccolo, mi sono lasciata coinvolgere nelle mille attività.

Sicuramente è un qualcosa di estremamente importante il donarsi… finché non diventa una scusa per non guardarsi dentro ed io ero arrivata a compiere proprio questo. Intanto crescevo: finita l’università, l’immancabile Erasmus, l’esperienza lavorativa all’estero e, poi… rientrare in una famiglia e nella propria parrocchia dopo che si è stati tanti lontani. Tutte grandi sfide tutte vinte. Potevo dirmi soddisfatta al 100%.
Giovane laureata e un contratto a tempo indeterminato in poco tempo, il sogno di tanti ragazzi di ieri e di oggi, ma tutto questo per me non era sufficiente. Nonostante i mille impegni in parrocchia mancava qualcosa.

Continua a leggere tutto l’articolo di Alessia Rinaldi su La Libertà del 26 settembre

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