Il san Michele ritrovato

Pieve Modolena: domenica l’inaugurazione dopo il restauro

La parrocchia di San Michele Arcangelo in Pieve Modolena, appartenente all’unità pastorale “Santa Teresa di Calcutta”, ritrova la statua del suo patrono, dopo l’accurata opera di restauro, a cura di Augusto Giuffredi, descritta in questo articolo. L’inaugurazione è in programma per domenica 2 settembre, dopo la Messa delle 18.30 presieduta da monsignor Tiziano Ghirelli.

L’importanza della scultura (nelle foto), opera di Bartolomeo Spani, ha richiesto un approfondito studio preliminare; i lavori d’indagine e di progetto sono iniziati nel dicembre 2015 per poi sviluppare la fase operativa dal mese di giugno a quello di dicembre del 2017.
Tra i risultati più interessanti della diagnostica a cura della dottoressa Mirella Baldan del laboratorio R&C Art s.r.l. vi è la conferma della presenza di resti di policromia che un precedente intervento aveva in parte rimosso a favore di un’uniforme versione a “cotto” dell’opera.

Le cromie rosso nel mantello, verde per i calzari eccetera risalgono all’adattamento settecentesco dell’opera, consistente nel trasporto dall’antica chiesa alla nicchia con cornice mistilinea della facciata attuale. In questa operazione traumatica la scultura fu smembrata nei pezzi costituenti e riassemblata aggiungendovi nuove ali in stucco e gli attributi come spada e bilancia in metallo.
Nella foto del volto dell’Arcangelo presente sulla pubblicazione dedicata allo Spani del 1968 sono chiaramente visibili tracce di policromia. Originariamente lo Spani deve aver trattato l’opera con una finitura, probabilmente a finto marmo, così come la moda del tempo imponeva per le terracotte, come ad esempio quelle di San Benedetto Po del Begarelli.

Continua a leggere tutto l’articolo su La Libertà del 29 agosto

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