Più comunione, meno idoli

L’introduzione di Bergoglio al libro «Potere e denaro»

Se c’è una cosa che mi ha, sin dall’inizio, colpito di Papa Francesco (ma non credo di essere il solo) è la vicinanza tra comportamento, parola e scritto. I gesti e le scelte di vita di Francesco sono straordinariamente vicini alle parole che pronuncia (si tratti delle omelie quotidiane a Santa Marta, piuttosto che delle tante parole che ogni giorno rivolge ai più svariati interlocutori, o delle interviste che rilascia) e agli scritti che sinora ha prodotto come Papa, siano essi encicliche, esortazioni apostoliche o, com’è in questo caso, prefazioni di testi altrui.
L’introduzione al libro di Michele Zanzucchi “Potere e denaro” (Città Nuova, 2018), volume che raccoglie una sintesi del Francesco-pensiero in campo economico e sociale, rappresenta un esempio luminoso di tale vicinanza.
Sono convinto che una tale prefazione debba essere commentata attraverso altre cose dette o scritte da Francesco: mi sentirei infatti inadeguato ad aggiungere pensieri miei.

Anzitutto, chiediamoci le ragioni dell’insistenza del Papa su questi temi. Propongo ai lettori di partire da alcuni passaggi (nn. 100-101) della più recente “fatica” del Papa, l’esortazione apostolica “Gaudete et Exsultate” (d’ora in poi GeE; tra l’altro, è ai primi posti nelle classifiche dei libri più venduti), dedicata alla santità cristiana.
Trattando delle “ideologie che mutilano il cuore del Vangelo”, il Papa insiste su due errori nocivi: da una parte, quello dei cristiani che separano le esigenze evangeliche di misericordia e carità dalla propria relazione personale con il Signore, trasformando “il cristianesimo in una sorta di Ong”; dall’altra parte, quello “di quanti vivono diffidando dell’impegno sociale degli altri, considerandolo qualcosa di superficiale, mondano, secolarizzato, immanentista, comunista, populista”.
In queste parole non è difficile leggere l’eco di alcune banali e sconsiderate critiche rivolte al magistero di Francesco, soprattutto da parte degli establishment economico-finanziari, ma anche, più sorprendentemente, da parte di alcune componenti ecclesiali.

Continua a leggere l’articolo di Luigi Bottazzi su La Libertà del 22 agosto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *