Tre settimane al Centro Comunicazioni

Da La Libertà dell’11 luglio

Alternanza scuola-lavoro nella redazione diocesana per due ragazze

nelle attività di produzione multimediale del Centro diocesano Comunicazioni sociali (settimanale La Libertà, produzioni e dirette televisive, aggiornamento dei siti del giornale e della Diocesi, compilazione annuario…) abbiamo chiesto a Giulia (4a Liceo Matilde di Canossa) e Greta (3a Liceo Ariosto-Spallanzani) di riassumere la loro esperienza.

Da pochi anni nel programma scolastico di licei, tecnici e professionali è stato inserito un progetto educativo obbligatorio. Sì, sto parlando dell’alternanza scuola-lavoro. Anch’io quest’anno, in quanto alunna dell’Istituto Liceale Matilde di Canossa di Reggio Emilia, sono stata immersa in questa esperienza formativa.
Subito l’idea di dover lavorare durante l’estate non mi allettava particolarmente, ma accettando poi questo compito, ho provato a coglierne il meglio.
Così dall’11 al 29 giugno ho avuto l’occasione di scoprire un mondo che, per me, era prima ignoto…quello del giornalismo. Il periodo lavorativo di 3 settimane, presso gli uffici della redazione del settimanale diocesano La Libertà, mi ha permesso di arricchire le conoscenze apprese nel corso degli anni.
Grazie all’incontro con il Direttore del giornale, con il Vicedirettore, occupatosi anche del compito di tutor, e con gli altri addetti del Centro diocesano Comunicazioni socali, ho potuto osservare da vicino la gioia, l’impegno e la passione di chi crede davvero in ciò che fa.
Ho condiviso mattine e pomeriggi con un’altra ragazza del Liceo Classico e insieme abbiamo trascorso queste giornate tra fogli, computer, monitor, articoli e telecamere. Nel corso del mese ho appreso i passaggi che un giornale, prima di diventare tale, deve attraversare; ho utilizzato i programmi digitali per l’assemblaggio e la produzione di video, foto e quant’altro per comprenderne il meccanismo di funzionamento e l’impiego.
Concludo aggiungendo che il periodo trascorso – durato poco, ma vissuto nel coinvolgimento – mi è servito anche per captare la cura che c’è dietro la stesura di ogni singola pagina di giornale, quasi… “come se fosse affetto trasmesso a dimensione inchiostro”.

Giulia Bonacini

Durante l’estate tutti i ragazzi dalla terza alla quinta superiore sono coinvolti nell’esperienza di alternanza scuola-lavoro. Molti giovani ritengono che trascorrere il proprio tempo a servizio di un’azienda sia futile e pleonastico.
Non è così, tuttavia, se si ha l’occasione di lavorare in un ambito legato al proprio percorso di studi. Frequentando il Liceo Classico, ho scelto di impiegare parte delle mie ore di alternanza nella sede del settimanale La Libertà. L’onere del lavoro si è così trasformato nella possibilità di osservare lo sviluppo del mondo redazionale. Personalmente ho trovato questa esperienza, durata tre settimane, notevolmente istruttiva, soprattutto per l’ampliamento delle conoscenze talvolta apprese sinteticamente sui libri di scuola.
In questo breve percorso ho potuto collaborare con una ragazza dell’Istituto Liceale Matilde di Canossa, anche lei in alternanza, con cui ho avuto modo di scambiare opinioni sul nostro lavoro.
Ritengo, inoltre, che sia stato molto utile aver imparato l’utilizzo di numerosi programmi per la produzione editoriale.
L’elaborazione personale di un articolo è stata poi un’ulteriore occasione per mettermi alla prova come giornalista, avendo l’opportunità di migliorare le mie capacità scrittorie.
Grazie a questa esperienza ho soddisfatto le mie curiosità riguardanti l’iter di un giornale.
Spesso mi sono domandata quale fosse l’origine delle copie di giornale impilate sul divano di casa… a La Libertà ho compreso quanta precisione ci sia dietro ogni battuta, di ogni singola parola, di ciascun articolo. I vari articoli si legano tra loro come i fili di una ragnatela fino a comporre un giornale dietro al quale si è svolto un incredibile lavoro di tessitura.

Greta Ternelli

 

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