Da Ambositra a Reggio

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Don Giovanni, «fidei donum», si presenta

Il mio nome malgascio è Randriamikajy Jeannot Germain Arthur, ma siccome è un nome troppo difficile chiamatemi semplicemente don Giovanni.
Sono un prete della diocesi di Ambositra, in Madagascar. Sono nato il 2 settembre 1985 a Imito, Ambositra. Ho quattro fratelli e una sorella, e io sono il fratello maggiore. Sono nato in una famiglia cristiana cattolica. Mia madre era insegnante nella scuola cattolica. Nel 1990 è andata a insegnare a Soavina, a 160 km da Imito, in una regione interna situata in una zona pericolosa a causa dei “dahalo” (briganti e ladri di mucche). E così anche noi siamo andati a vivere a Soavina. Vivere in una zona così poco sicura non è facile. È una situazione molto difficile, ma la fede in Gesù Cristo ci salva sempre e ci dà il coraggio di vivere.

Ho ricevuto la mia prima comunione da un prete gesuita italiano, Antonio Castronovo, che mi ha insegnato a essere devoto alla santa Vergine Maria e all’Eucaristia. La sua testimonianza di vita semplice, la sua completa dedizione al servizio del popolo malgascio per 30 anni e soprattutto il suo amore verso i più poveri, mi ha colpito molto, tanto da farmi desiderare di diventare un prete come lui. Questo sacerdote è morto in Sicilia nel 1997. Io ero molto triste, tutti i cristiani erano in lutto e noi per due anni non abbiamo avuto il prete nel nostro distretto. La mancanza di un sacerdote in generale e della bella testimonianza di questo missionario infaticabile, mi ha portato a scegliere di entrare in un piccolo seminario di Fianarantsoa nel 2001 e di seguire tutta la formazione per diventare prete fino al 2013.

Grazie a Dio sono stato ordinato sacerdote da monsignor Rakonarivo Fidelis, vescovo di Ambositra, insieme ad altri 5 preti della stessa diocesi, il 4 agosto 2013. Dopo la mia ordinazione sacerdotale, sono stato inviato dal Vescovo come vicario di un distretto della brousse (villaggi in periferia), ad Andina, per due anni, e nel settembre 2015 sono stato nominato curato di un distretto di campagna di nome Ambatomarina fino al 2017. Attualmente padre Olivier, che voi conoscete perché è stato a Reggio Emilia per quattro anni, è il nuovo curato di questo distretto di Ambositra.
Forse perché potessi seguire le orme del mio antico curato, padre Antonio Castronovo, il Signore mi ha dato una nuova destinazione. Grazie a Dio sono arrivato a Reggio Emilia il 2 maggio 2018, come prete fidei donum.

Da una cinquantina di anni c’è una bella collaborazione tra la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e il Madagascar. La Diocesi di Ambositra ha un ruolo importante in questa collaborazione così fruttuosa, con l’invio dei missionari, con le Case di Carità delle suore e dei frati, con l’attenzione verso le persone malate e i prigionieri in carcere. Sono stato inviato e accolto qui per continuare a vivere la cooperazione missionaria tra queste due Chiese.

Continua a leggere tutto l’articolo di don Giovanni su La Libertà del 13 giugno 

 

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