Vicini ai cristiani in Medio Oriente

Parla il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, ospite della Cei

La venerazione delle reliquie di san Nicola a Mosca e San Pietroburgo è stato l’evento più importante nelle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana. Cattolici e ortodossi sono profondamente uniti nella comune preoccupazione per la sorte dei cristiani perseguitati in Medio Oriente. E ancora, pieno appoggio alla Giornata di preghiera per la pace, indetta da Papa Francesco il 7 luglio a Bari. Infine, sulla fatidica domanda di un ulteriore incontro dopo quello a Cuba tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, la risposta: “Stiamo ancora lavorando sulle conseguenze di quell’incontro e sulle implementazioni delle decisioni prese in quell’occasione”.
Di seguito l’intervista al Metropolita Hilarion di Volokolamsk (foto), capo del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, in questi giorni a Roma, ospite della Cei, con una delegazione del Patriarcato di Mosca per una “tre giorni” di pellegrinaggio nella città degli apostoli Pietro e Paolo e dei primi martiri cristiani.

Eminenza, siete qui a Roma per un “incontro di lavoro e di fraternità” con la Chiesa cattolica italiana sul tema del pellegrinaggio. Che significato ha per voi questo incontro?
Vorrei innanzitutto sottolineare che non si tratta di una conferenza ecclesiale ma di una iniziativa che è parte di un più ampio Forum promosso e rivolto alle società civili di Russia e Italia. All’interno delle società, le Chiese svolgono un ruolo importante. Pertanto, è stato deciso da entrambe le parti che all’interno di questo Forum ci fosse anche la dimensione delle Chiese. Questo è il secondo incontro di dialogo tra la Conferenza episcopale italiana e la Chiesa ortodossa russa. Il primo incontro si è svolto a Mosca lo scorso anno e lo abbiamo dedicato alla cultura cristiana, alle icone, alla musica e letteratura cristiana e allo scambio culturale. Il secondo incontro che si sta svolgendo in questi giorni a Roma, è dedicato invece al tema del pellegrinaggio perché noi crediamo che il pellegrinaggio è qualcosa che può unirci. Un esempio per noi importante, come Chiesa ortodossa, è il pellegrinaggio a Bari per la venerazione delle reliquie di san Nicola: è il santo più onorato in Russia. Molti pellegrini tutti gli anni, tutti i giorni dell’anno, raggiungono Bari esclusivamente per venerare questo santo. E quando lo scorso anno una parte delle reliquie del santo sono venute da Bari a Mosca e a San Pietroburgo, più di 2 milioni di persone sono arrivate per venerarle.
È stato l’evento più importante nelle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana.

Leggi tutto l’articolo di Maria Chiara Biagioni su La Libertà del 6 giugno



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