Memoria del Beato Rolando Rivi

Rolando Maria Rivi nacque il 7 gennaio 1931 a San Valentino di Castellarano. All’inizio dell’ottobre 1942, terminate le scuole elementari, entrò nel Seminario di Marola.

Quando Rolando stava per terminare la seconda media, i tedeschi occuparono il Seminario e gli alunni furono mandati alle loro dimore. Egli però continuò a sentirsi seminarista: la chiesa e la casa parrocchiale furono i suoi luoghi prediletti. I genitori, spaventati dall’odio partigiano, invitarono il figlio a togliersi la talare; ed egli rispose: “Ma perché? Che male faccio a portarla? Non ho voglia di togliermela. Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù”. Questa pubblica manifestazione di appartenenza a Cristo gli fu fatale.

Un giorno, mentre i genitori si recavano a lavorare nei campi, Rolando prese i libri e si allontanò, come al solito, per studiare in un boschetto. Arrivati alcuni partigiani, accecati dall’odio ideologico contro la Chiesa, lo sequestrarono, gli tolsero la talare e lo torturarono. Rimase per tre giorni loro prigioniero, subendo offese e violenze; poi lo condannarono a morte. Lo condussero in un bosco, presso Piane di Monchio (Palagano, Modena); gli fecero scavare la sua fossa, lo fecero inginocchiare sul bordo e gli spararono due colpi di rivoltella, uno al cuore e uno alla fronte. Poi, della sua nera e immacolata talare, ne fecero un pallone da prendere a calci. Era il venerdì 13 aprile 1945. La sua salma venne traslata nel cimitero di San Valentino, il successivo 29 maggio, con grande commozione e preghiera di tutto il popolo.

Rolando è stato beatificato a Modena il 5 ottobre 2013. E la sua memoria per le nostre Diocesi è stata fissata al 29 maggio, nel ricordo della traslazione.

TESTI PER LA MEMORIA DEL BEATO ROLANDO RIVI

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