Brugneto in festa per la riapertura del suo santuario

Domenica 13 maggio, a sei anni dal terremoto, il santuario della Beata vergine dello Spino a Brugneto è stato riaperto al pubblico. Alla cerimonia di apertura, seguita da una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Massimo Camisasca con don Francesco Avanzi, hanno partecipato numerosi cittadini e le autorità, tra cui l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo, il presidente della provincia Giammaria Manghi e il sindaco di Reggiolo Roberto Angeli.

Per la comunità di Brugneto è stato un appuntamento importante, di quelli da festeggiare con momenti di condivisione e anche un bel rinfresco allestito nel giardino della scuola materna. Il santuario, costruito tra il 1787 e il 1806 nel luogo dove sorgeva una chiesa quattrocentesca, vede di nuovo collocato nell’abside il dipinto della Madonna dello Spino, oggetto di venerazione già alla fine del XIX secolo.

Il santuario, fortemente lesionato dal sisma fin dalla prima scossa del 20 maggio 2012, è stato oggetto di interventi di consolidamento e risanamento, ma oggi trova nuova vita. Per gli abitanti della frazioni di Brugneto poter rientrare nella chiesa è un’emozione, così come per il sindaco Angeli, che a Brugneto è cresciuto.

“Oggi non è solo un giorno di festa, ma è anche un giorno di emozioni – ha detto Angeli durante il suo intervento – Essere qui davanti a voi a parlare significa che ancora una volta ce l’abbiamo fatta, che abbiamo vinto la sfida che ci eravamo posti e vi garantisco che l’emozione per me è ancora più grande perché questa chiesa è la quella della mia frazione. Sono passati sei anni da quei terribili momenti che hanno segnato la nostra vita, ma oggi quei terribili momenti sono solo ricordi, in questi sei anni ci siamo rialzati e la comunità tutta insieme ha deciso di ricostruire non un edificio, ma tanti edifici pubblici e privati di un intero paese”.

“Mi piace sempre ricordare – ha continuato – parole che avevo ascoltato in quei giorni terribili del maggio 2012: ‘C’è stato il terremoto, niente sarà più come prima, speriamo sia meglio’. Quella frase di speranza è diventata per me un obiettivo da raggiungere e con quello spirito si è cominciato a ricostruire. Con quella speranza come guida possiamo finalmente dire che, dopo sei anni dal sisma, Brugneto ha di nuovo la sua chiesa”.

Con la chiesa si termina la ricostruzione degli edifici aperti al pubblico di questa frazione, ma le sfide sono ancora tante. “Ora abbiamo un nuovo importante obbiettivo – ha concluso Angeli – e sarà quello di collegare il santuario al centro civico, riaperto un anno fa, con una pista ciclabile. Abbiamo già pronto il progetto preliminare e presto, tramite una convenzione, potremo avere i fondi necessari per partire con i lavori”.

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