Mancati pagamenti in calo nel 2017. In 5 anni più che dimezzato il valore

Sebbene vi siano stati importi da record (un assegno da 140 mila euro e una cambiale da 203 mila), è continuata anche nel 2017 la flessione dei mancati pagamenti nella provincia di Reggio Emilia.

Dopo aver raggiunto l’apice – sia in termini numerici che in valore – nel 2009, proprio all’inizio della crisi economica, il trend registrato dai protesti ha visto un progressivo calo che ha portato ad un dimezzamento dei titoli insoluti negli ultimi cinque anni.

Dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio sui dati del Registro informatico dei protesti emerge che i titoli esecutivi (cambiali-pagherò e assegni) si sono ridotti, numericamente, del 51,8% dal 2013 al 2017, passando da 4.768 a 2.298. Ancor più consistente, poi, il calo del valore complessivo, che da 12,2 è sceso a poco più di 5 milioni di euro, con una flessione del 58,8%.

Fissando l’attenzione sul trend osservato nell’anno appena trascorso, il numero dei “pagherò” – che rappresentano i tre quarti dei protesti levati in provincia di Reggio Emilia – è diminuito dell’11,8% raggiungendo quota 2.298; contemporaneamente, però, il valore complessivo è cresciuto passando da 2,4 a oltre 2,6 milioni di euro (+10,7%). Tale andamento, causato da un incremento degli importi dei titoli di valore maggiore, ha determinato un aumento del valore medio per effetto che è salito da 909 a 1.141 euro.

Fra i titoli protestati in provincia di Reggio Emilia, gli assegni scoperti costituiscono il 23,7% del totale. Nel 2017 sono 206 in meno rispetto a quelli dell’anno precedente, con un calo numerico del 22,4% (sono passati da 921 a 715) e una flessione ancora più marcata (-37,8%) in termini monetari: il valore complessivo degli assegni è sceso a poco più di 2,4 milioni di euro dagli oltre 3,9 del 2016. Il maggior calo dell’ammontare degli assegni rispetto alla flessione del numero, ne ha fatto scendere il valore medio da 4.280 a 3.431 euro.

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