Oltre 80 studenti a scuola di ‘data journalism’

Sono oltre 80 gli studenti provenienti da 5 scuole superiori di Reggio Emilia che nella mattina di venerdì 16 marzo hanno partecipato, al centro culturale Orologio, all’hackathon sui dati ambientali di Arpae, promosso dal Comune di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “A scuola di data journalism”.

Il percorso, costruito in collaborazione con Arpae, Unimore e Ifoa, ha visto l’adesione di studenti e insegnanti dei licei Ariosto Spallanzani e Canossa e degli istituti Pascal e Nobili, e ha l’obiettivo di aiutare i ragazzi a rendere raccontabili i cosiddetti open data, sviluppando così un approccio scientifico alla notizia. Il data journalism infatti è un approccio giornalistico fondato sull’analisi dei dati (inclusi quelli di amministrazioni e altri enti) analizzati attraverso tecniche informatiche e statistiche, anche in grado di isolare eventuali fake news o ipotesi basate su ragionamenti non corroborati dai dati.

Secondo lo schema proprio dell’hackaton, durante la mattinata gli 80 studenti sono stati suddivisi in gruppi, ciascuno dei quali è stato chiamato ad analizzare ed elaborare i dati registrati da Arpae dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, le serie storiche relative alla temperatura o alle piogge, i livelli di diffusione dei pollini o altre informazioni rilevanti per approfondire un tema ambientale di loro interesse legato alla qualità dell’aria o all’andamento del clima.

Gli esiti delle analisi sono poi stati fatti confluire in forme narrabili a carattere giornalistico come articoli, prodotti radiofonici, video, infografiche, artefatti digitali, new media art: tutti gli elaborati sono stati infine presentati al termine della mattinata, davanti agli altri partecipanti, agli insegnanti e a un gruppo di esperti di Ifoa.

IL PROGETTO – Il progetto, oltre a far conoscere ai ragazzi gli open data e le loro potenzialità, “A scuola di Data journalism” permette di stimolare capacità di analisi e abilità comunicative lavorando su temi di interesse nazionale e locale. I ragazzi saranno inoltre invitati a ragionare sull’importanza delle fonti, anche in termini di verificabilità delle informazioni e dei dati e di contrasto delle fake news, sviluppando quindi uno sguardo critico e consapevole su quanto presente nel web.

Grazie alla collaborazione con Arpae Emilia Romagna, il progetto “A scuola di data journalism” si concentrerà in particolare sui dati ambientali e meteorologici. Le classi che parteciperanno al progetto potranno quindi analizzare ed elaborare i dati registrati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, le serie storiche relative alla temperatura o alle piogge, i livelli di diffusione dei pollini o altre informazioni rilevanti per approfondire un tema ambientale di loro interesse legato alla qualità dell’aria o all’andamento del clima.

Gli esiti delle analisi dovranno confluire in forme narrabili a carattere giornalistico come articoli, prodotti radiofonici, video, infografiche, artefatti digitali, new media art, in grado di contribuire al dibattito sulla tutela e la gestione dell’ambiente. I ragazzi saranno guidati dai loro stessi insegnanti, che per questo saranno a loro volta formati da un gruppo di esperti di Ifoa.

Al termine del percorso, che si svilupperà da gennaio a maggio 2018, un comitato tecnico scientifico – tra cui la giornalista di Radio 3 Elisabetta Tola che collabora con il Google News Lab e Stefano Cattani, dirigente informatico del Servizio idro, meteo, clima di Arpa – valuterà gli elaborati prodotti dai ragazzi e selezionerà i migliori: la classe vincitrice sarà premiata con la partecipazione a un evento speciale legato al mondo del giornalismo.

Il progetto, promosso dal Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con Arpa Emilia Romagna, Ufficio scolastico provinciale, Ifoa e Unimore, sarà seguito dal blog “Dato che penso. Un approccio scientifico alla notizia” a cura dell’Università di Modena e Reggio: vero e proprio contenitore di notizie multimediali raccolte ed elaborate dai ragazzi, che avrà il compito di raccontare l’avanzamento del progetto che si svilupperà nella seconda parte del percorso in un vero e proprio contest per le scuole che partecipano. Il blog è disponibile all’indirizzo datochepenso.comune.re.it.

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