Sguardo sulla vita consacrata

La vita consacrata è un grande dono dello Spirito che la Chiesa deve custodire e valorizzare anche nelle nostre diocesi dell’Emilia-Romagna. Al fine di affrontare con speranza questo momento di difficoltà, la Commissione regionale presieduta dal vescovo monsignor Francesco Lambiasi ha promosso alcune iniziative a livello regionale. Nello scorso mese di settembre ha presentato alla Conferenza Episcopale Regionale un rapporto, frutto di un’ampia consultazione, sulla presenza della vita consacrata nella regione, e il 20 gennaio ha tenuto un convegno regionale a Bologna presso il Convento dei Cappuccini.

Vita consacrata: presenza viva e importante
L’indagine recente ha mostrato che anche nella nostra regione sono presenti forme nuove di vita consacrata sia religiosa che laicale che si richiamano alla radicalità del Vangelo. Queste esperienze sono ancora poche, ma significative. Da un po’ di tempo si registra una maggiore presenza di religiosi e religiose provenienti da altre culture, che chiedono di essere accolti con simpatia; le comunità religiose tendono ad essere sempre più internazionali. L’indagine ha evidenziato il calo delle presenze dei religiosi e delle religiose sul nostro territorio che ha portato alla chiusura di comunità e all’abbandono di alcuni servizi importanti come le scuole, le case per anziani, gli oratori, ma in compenso si è avuta una maggiore presenza nella pastorale parrocchiale e la disponibilità ad assumere nuovi servizi e nuovi ministeri nella vita diocesana.
L’aspetto più consolante è vedere quanto le persone cercano riferimento alle persone consacrate.

Continua a leggere tutto l’articolo di padre Cesare Antonelli su La Libertà del 7 febbraio



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