La Chiesa vive nel territorio, tra le case… con quale forma?

La riflessione teologica al servizio delle unità pastorali

Da La Libertà del 16 dicembre

La Scuola Teologica Diocesana (STD) offre due occasioni di formazione sul tema Unità pastorali. Obiettivo delle proposte non è fornire ricette o strategie per tamponare immediatamente le difficoltà pratiche presenti nelle nostre comunità; intento della formazione teologica è, invece, educare lo sguardo ecclesiale, cioè fornire conoscenze ed elaborare chiavi di lettura per rimanere nell’attuale trasformazione con disponibilità e senso di fede.
“Fare Unità pastorale”, infatti, significa più “stare dentro a un processo ecclesiale” che non “organizzare una nuova istituzione territoriale”.
Per questo la STD ha delineato un percorso d’approfondimento che sarà così strutturato:

1) Tre serate a gennaio (giovedì 11, 18 e 25 gennaio), che ripetono sostanzialmente il ciclo di incontri dello scorso anno (Unità pastorale: pericolo o opportunità?), con una modalità didattica più dinamica.
Obiettivo del percorso è conoscere i cambiamenti di presenza sul territorio avvenuti nella storia della Chiesa, l’attuale magistero della Chiesa riguardo la parrocchia, la nascita delle unità pastorali in Italia, visioni riduttive e visioni lungimiranti di azione pastorale in questo contesto. Sono tre serate aperte a tutti, e sono particolarmente adatte per presbiteri, diaconi, membri di consigli pastorali.

2) Tre appuntamenti ad aprile (le serate di giovedì 12 e 26, e sabato 21 tutto il giorno) che vorrebbero offrire un accompagnamento formativo interattivo per persone che vivono l’esperienza dell’unità pastorale come risorsa e come fatica insieme.
Questi incontri sono rivolti a piccoli gruppi misti (fedeli laici, diaconi, presbiteri, consacrati) provenienti da unità pastorali disponibili a intrecciare la propria prassi concreta con le chiavi di lettura teologiche offerte.

Requisiti per accedere a questa seconda opportunità sono:
a) aver partecipato (nel 2018 o nel 2017) alle prime tre serate presso la Scuola Teologica Diocesana (si veda sopra);
b) essere inviati dal Consiglio pastorale insieme ad altre persone della propria unità pastorale.

Stefano Borghi



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