Minozzo: presentato in parrocchia il progetto Via delle Fiamme Verdi

Sabato 28 ottobre, nel pomeriggio, presso la sala parrocchiale della Pieve “Santa Maria Assunta” di Minozzo, si riunisce un’assemblea di circa 200 persone, per la presentazione del progetto “Via delle Fiamme Verdi” dedicato in modo speciale alla Brigata 284 “Italo – Fiamme Verdi”. Le Fiamme Verdi sono frutto di un’intuizione strategica e della direzione di don Domenico “Carlo” Orlandini (1913-1977), con la collaborazione attiva e responsabile del professor Pasquale Marconi (1898-1972), negli anni 1943-1945, momento cruciale della Resistenza sulla montagna reggiana.
A tutti i partecipanti viene consegnata una ricca cartella documentativa, che porta in copertina un’immagine artistica e preziosa del professor Paolo Gandini di Carpineti. La direzione dei lavori è affidata al commendator Elio Sassi, vice presidente dell’Associazione Liberi Partigiani Italiani (ALPI – APC). I lavori si aprono ufficialmente con i saluti del sindaco di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi, e dell’onorevole Danilo Morini, presidente provinciale di ALPI – APC, e del dottor Ermete Fiaccadori, presidente ANPI.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Villa Minozzo e dall’Unione dei Comuni, con l’adesione degli altri territori del Comprensorio, Castelnovo ne’ Monti, Carpineti, Casina, Toano, Vetto, Ventasso e la collaborazione del Centro Studi “Fiamme Verdi”, della Federazione Italiana Volontari della Libertà, del Gruppo Alpini di Villa Minozzo, dell’Arcipretura della Pieve di Minozzo, nonché dell’Associazione Carabinieri di Villa Minozzo e Toano e del Centro Diocesano Studi Storici di Marola.
Segue una breve relazione del professor Paolo Gandini che tratteggia le caratteristiche grafiche della cartella con l’immagine di don Carlo e dell’asta/alabarda con la croce, che designerà le località storiche principali della Via delle Fiamme Verdi, dove i partigiani di don Carlo hanno vissuto le vicende tragiche e strategiche della Resistenza.
Si tratta di una specie di anello storico-geografico, che parte dalla parrocchia di Poiano dove, fin dal 1943, don Carlo si impegna nella lotta della Liberazione, assieme a don Pasquino Borghi, parroco di Tapignola, costituendo un primo nucleo di partigiani, guidati dall’amore per la patria e dallo spirito cristiano.

Continua a leggere tutto l’articolo di Giovanni Costi su La Libertà dell’11 novembre

Clicca qui per rinnovare l’abbonamento 2018 a La Libertà