Chiesa e Israele: incontri nel segno di Lombardini

Il 24 e 25 ottobre lo Studio Teologico Interdiocesano ha organizzato in Seminario, in occasione del decennale della morte di don Pietro Lombardini, due mattinate di studio per approfondire il rapporto tra Chiesa e Israele, con un ricordo anche della sua figura, attraverso relazioni di don Filippo Manini, don Matteo Mioni, don Carlo Pagliari e del bolognese don Maurizio Marcheselli. Pubblichiamo un contributo di don Manini.

Oltre alle consuete lezioni nelle classi, studenti e professori dello Studio Teologico Interdiocesano si ritrovano in momenti comuni.
Quest’anno le due mattinate di studio (24 e 25 ottobre) sono state dedicate, come annunciato su queste pagine, alla memoria di Pietro Lombardini (1941-2007), a dieci anni dalla morte; tra il pubblico (gli interventi dei relatori erano aperti a tutti) erano presenti anche le sue sorelle. È stato scelto un tema a lui caro, il rapporto tra la Chiesa e Israele, in particolare in riferimento alla Bibbia: “Israele, la Chiesa e le Scritture”. Il primo giorno Daniele Moretto ha introdotto e moderato i lavori, e ricordato alcuni dati della biografia di Pietro Lombardini; poi Carlo Pagliari e Matteo Mioni hanno trattato “La portata dell’esegesi e della tradizione di Israele nella nostra esegesi”: il primo ha offerto alcune notizie sul giudaismo dei tempi di Gesù, ricco di una varietà di correnti da cui sono scaturiti l’ebraismo e il cristianesimo come oggi, dopo molte vicende, li conosciamo; inoltre ha illustrato alcune caratteristiche dell’esegesi rabbinica.
Di questa Matteo Mioni ha mostrato l’utilità nella comprensione del Nuovo Testamento, commentando alcuni brani del Vangelo secondo Marco.
Nei gruppi di studio il lavoro, oltre che sulle relazioni, è stato su alcuni testi tratti da Pietro Lombardini.

Leggi tutto l’articolo di Filippo Manini su La Libertà del 4 novembre



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