«Parroco per i vicini e i lontani»

L’ingresso di don Repetti nell’unità pastorale di Cadelbosco Sopra

Il vescovo Massimo ha nominato nuovo parroco dell’unità pastorale comprendente le parrocchie di Cadelbosco Sopra, Cadelbosco Sotto, Villa Argine e Villa Seta don Giovanni (Gianni) Repetti, parroco per 9 anni a Pieve di Guastalla. In una cerimonia molto solenne e in una liturgia molto sentita e partecipata, a tratti commovente, monsignor Camisasca ha letteralmente accompagnato il nuovo parroco nelle sue nuove comunità. Venerdì 29 settembre, festa liturgica degli arcangeli Gabriele, Michele e Raffaele, don Gianni ha dato inizio al suo nuovo ministero e al mandato nella sua nuova comunità. Alla presenza del Vescovo, del sindaco Tania Tellini e di altre autorità, tanti sacerdoti del Vicariato, con il Vicario generale don Alberto Nicelli, i diaconi e i ministranti, in una bellissima processione hanno accompagnato l’ingresso di don Gianni nella sua nuova comunità, formata dalle quattro parrocchie che si sono radunate tutte nella chiesa di San Celestino di Cadelbosco Sopra. Dopo il benvenuto della sindaca, che ha accolto don Gianni in modo affettuoso e amichevole, il don ha ringraziato Tania Tellini per averlo accompagnato in un vero e proprio tour nelle campagne di tutto territorio cadelboschese. (clicca QUI per vedere tutte le foto)

Le quattro parrocchie che formeranno la nuova unità pastorale rappresentano il territorio di tutto il comune cadelboschese e questo sta a significare una promessa per gettare basi per una futura collaborazione e unione tra comunità parrocchiale e istituzioni. Una comunità – come ha ribadito la sindaca – giovane, con tanti bambini e ragazzi, una comunità ricca e vivace nel volontariato e nell’associazionismo, attenta ai problemi dei più deboli. Don Gianni nel saluto iniziale ha sottolineato il fatto che un parroco deve voler bene alla sua gente e lui sente già di amare la sua gente… d’altronde a un parroco è dato il compito di amare le persone a lui affidate in un rapporto di empatia. Ogni comunità ha una sua peculiare identità e storia di fede e in questo si deve riconoscere l’operato dei precedenti parroci che si sono succeduti negli anni.
Don Gianni si è soffermato poi sull’importanza di formare al più presto un consiglio dell unità pastorale. Ruolo del parroco è quello di educare alla fede e nel discernimento alla speranza, attraverso la Parola di Dio e l’iniziazione alla vita cristiana con i sacramenti.

Continua a leggere tutto l’articolo di Cristina Amidati su La Libertà del 7 ottobre



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