A Guastalla, un’inattesa sosta «a stelle e strisce»

Famiglie american del National Geographic a Guastalla

Può ancora fare notizia aver avuto ospiti, a Guastalla, ai primi di luglio e poi ai primi di agosto, un nutrito numero di americani, nonostante siano risaputi la vocazione all’accoglienza e l’appeal turistico, e non faccia più meraviglia vedere numerosi gruppi di stranieri in visita alle nostre città, dalle più grandi a quelle di medie dimensioni.

L’antefatto è una serie di contatti tra Target Travel, un’agenzia veneta che organizza tour, e l’Agriturismo “Antica Golena” per organizzare un corso di cucina con seguente pranzo per due gruppi di famiglie americane della “National Geographic” che avrebbero trascorso in giro per l’Italia una decina di giorni.

Cristina Boschi, titolare dell’agriturismo, insieme alla naturopata Itala Bertinelli (insieme, da anni organizzano e svolgono corsi di cucina con temi vari cercando di unire la tradizione culinaria locale alle informazioni nutrizionali sui cibi con particolare attenzione alle intolleranze alimentari), si sono trovate quindi impegnate a portare oltreoceano le proprie esperienze rendendo possibili gli eventi richiesti.

Cosi è che dopo Roma, Firenze, le Cinque Terre, i due gruppi della “National Geographic” in transito verso Verona e poi Venezia si sono fermati proprio a Guastalla l’uno il primo luglio e l’altro sabato scorso, 5 agosto.

Una ventina di persone, tutti nuclei familiari – uno dei quali di origine ebraica, e per rispetto delle cui usanze e tradizioni ci si è attenuti alla cucina “kosher”: padre, madre, figli e figlie (ragazzini dai 12 ai 16 anni) che in questa visita volevano vedere una vera azienda agricola ancora del taglio “fattoria di nonna papera” dove la “zdaura” o reggitora non fosse una reinvenzione turistica ma quella persona autentica che conduce la casa, la famiglia e l’azienda. Quale figura migliore della “Contessa” ovvero delle nipoti che da quella famiglia discendono: Cristina, Maria Pia (cugine) e la figlia Agnese con una tradizione che vanta cinque generazioni tutte al femminile che si sono occupate dei poderi e della casa?

Un’accoglienza vera e ruspante, iniziata con il saluto di benvenuto a Lambrusco vinificato in bianco della “Cantina di Gualtieri”, Parmigiano Reggiano dell’Azienda Possioncella”, aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia dell’“Acetaia San Giacomo”, proseguita con la ‘caccia alle uova’, percorso didattico in fattoria alla ricerca della materia prima, per arrivare al clou del vero e proprio corso da “sfogline” (è proprio il caso di dire: stelle e… strisce di pasta sfoglia), “tirando” l’impasto a mano per e vedere e realizzare i numerosi tipi di manicaretti che rendono ricca la tavola della nostra tradizione.

Il coinvolgimento è stato altissimo: chi davvero con le “mani in pasta” , chi a fare foto, chi con richieste e quesiti ai quali Cristina ed Itala hanno risposto con competenza. Maltagliati, quadrettini, strichetti, capellini, tagliolini, tagliatelle, pappardelle, lasagne e poi le paste ripiene, cappelletti, tortellini, tortelli, tortelloni, ravioli, cappellacci con le indicazioni per l’uso di ogni formato e le differenze nell’ambito regionale.

Di tutto un po’, per far capire quanto creativo ed italiano possa essere un semplice impasto di uova e farina, arricchito da notizie storiche ed aneddoti.

Dopo due ore di lavoro, ecco in tavola le tagliatelle al ragù per tutti accompagnate dal fresco e frizzante lambrusco e seguite da salumi e formaggi dop, frutta e verdura dell’orto e torta fatta in casa, un pranzo che ha reso ancora più gioviale la compagine superando le barriere della linguaggio nella volontà di comunicare e condividere questa particolare giornata.

Una genuinità di gesti culminata nei saluti ed apprezzamenti positivi scritti nel guest book e che ha arricchito ognuno dei presenti lasciando alla nostra comunità una grande soddisfazione.

photogallery USA a Guastalla