Unindustria Reggio Emilia guida le imprese alla scoperta del Camerun.

Il Gruppo Alimentare e l’Area Internazionalizzazione di Unindustria Reggio Emilia hanno organizzato un focus sul Camerun, ospitando Edwige Nkolo Lekoua, Console Onorario del Camerun a Milano, Vittorio Ghinassi e Simon Pierre Ntomb, rispettivamente presidente e segretario di A.S.I.C.A. (Associazione per gli scambi Italia-Camerun).

Questa Repubblica ha una posizione strategica, quasi di hub sull’africa del nord e Africa subsahariana. Il suo porto rappresenta l’accesso ad un mercato limitrofo (e bisognoso di tutto) di sei paesi, fra cui la popolosa Nigeria, che raggruppa più 300 milioni di persone.

E’ una realtà stabile, che vanta un numero altissimo di laureati e garantisce massima sicurezza a chi voglia fare impresa, per la quale ha attuato un pacchetto di riforme eccezionali: per aprire un’azienda bastano tre giorni, senza alcun costo o tributo al fisco per cinque anni e lo stato dona il terreno su cui costruire il capannone.

Ricchezza senza know-how per sfruttarla: questa potrebbe essere la sintesi del paese africano.

Il Camerun ha giacimenti di alluminio, ferro e bauxite, ma non sa come trasformarle.

Qui sono garantiti quattro raccolti agricoli all’anno, ma il tessuto economico locale ha necessità di meccanizzare e organizzare la filiera agricola. Vengono generate grandi eccedenze di frutta e verdura, senza disporre di industria conserviera.

Il settore fotovoltaico è stato liberalizzato: si può quindi avviare un’impresa che poi rivenda l’energia allo Stato affinché la immetta nel servizio pubblico.

camerun

“Il Camerun è un paese incredibile per la potenzialità che rappresenta – commenta Stefano Cometto, presidente del gruppo Alimentare di Unindustria – è anche l’unica free zone presente in tutta l’Africa, dove produrre con libertà di esportare ovunque, senza obbligo di rivendere sul mercato locale.

In questo incontro abbiamo dato agli imprenditori associati un numero sufficiente di informazioni perché possano avviare le prime valutazioni commerciali e di export.

I contatti politici e con gli esperti locali del mercato camerunense conosciuti oggi, costituiscono solo il primo step dell’assistenza che il gruppo, ma soprattutto gli specialisti dell’area Estero di Unindustria, possono garantire alle aziende interessate”.