Tre sere per scoprire Bach e… Sant’Agostino

Da La Libertà del 3 giugno

A conclusione del primo anno nella nuova sede di via Reverberi nei locali della Parrocchia di Sant’Agostino, l’Idml “Don Luigi Guglielmi” di Reggio Emilia in collaborazione con la parrocchia e con il sostegno di Max Mara, Associazione Industriali di Reggio Emilia e Diocesi di ReggioEmilia-Guastalla, propone la rassegna di concerti “A proposito di Bach”.

Musica tra chiostro e chiesa
Il breve ciclo concertistico, alla sua prima edizione, si propone, prima di tutto, in modo annuale, l’approfondimento di un compositore attivo nell’ambito della musica sacra, attraverso le esecuzioni delle sue opere meno note.

diBach_locIn seconda battuta, ma non meno importante, la riscoperta e valorizzazione degli spazi architettonici di Sant’Agostino, soprattutto di quelli meno conosciuti e visitati come lo splendido chiostro su cui si affacciano le aule dell’Idml, a cui si accede da via Reverberi di fianco al Parco Tocci.
Molti reggiani probabilmente ignorano il valore architettonico di questi luoghi; fondata nell’VIII secolo e dedicata a sant’Apollinare, la chiesa di Sant’Agstino fu riedificata e successivamente ristrutturata con l’aggiunta delle absidi (Filippo Zoboli, 1495) e del campanile (Antonio Casotti, 1452-93).
L’interno, di Gaspare Vigarani (1651-66), conserva belle tele di artisti del XVII secolo tra cui, nel braccio sinistro del transetto, un “Sant’Apollinare” di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, nella seconda cappella di sinistra, l’iconografia della “Madonna della Ghiara” di Jacopo Negretti, e sulla parete di ingresso, il più antico affresco “Madonna con il Bambino”, databile alla metà del XIV secolo.
“Aproposito di… Bach” vuole inoltre testimoniare il rapporto di collaborazione, sempre più in via di definizione, tra parrocchia e Idml al servizio di tutta la città e della Diocesi.
Se è ormai acclarato e forse in parte anche apprezzato il ruolo di formazione ed animazione alla liturgia che l’Istituto ha in diocesi fin dalla sua fondazione ad opera di don Gigi Guglielmi, forse ancora non si coglie appieno l’importanza culturale che hanno, per l’intera comunità, le diverse attività collaterali alla scuola.
Occasioni come questa, come le rassegne Phos hilarón e Risonanze della Parola, i diversi concerti del Coro diocesano, le produzioni degli allievi, vogliono essere occasioni di riflessione e di approfondimento per ogni persona che intende avvicinarsi al Mistero attraverso i linguaggi privilegiati dell’arte e della bellezza.
A testimoniare l’alto livello esecutivo di docenti e collaboratori della scuola diocesana, a fianco degli insegnanti suoneranno alcuni tra i concertisti più affermati del panorama italiano ed internazionale: tra gli altri l’organista Giovanni Feltrin, titolare dello strumento della Cattedrale di Treviso, vincitore di numerosi concorsi internazionali, docente di organo al Conservatorio di Rovigo; Gabriele Betti, flautista e didatta titolare della cattedra di flauto presso l’ISSM “Vecchi Tonelli” di Modena; Alberto Santi, barocchista tra i più importanti a livello internazionale, docente al Conservatorio di Bolzano; Jimin Oh, giovanissima soprano coreana, tra le voci più promettenti del panorama internazionale.
I concerti avranno una breve introduzione della professoressa Stefania Roncroffi, docente di storia della musica presso l’ISSM “Peri Merulo” di Reggio Emilia, e del dottor Nanni Alassa, esperto e conoscitore del barocco musicale.
L’ingresso è libero.