Sette reggiani nominati al vertice di Its Maker

Il più grande Istituto tecnico superiore nazionale, cuore del polo tecnologico di area meccanica-meccatronica dell’Emilia-Romagna. Le reggiane Elena Guidi (Preside Istituto Nobili) e Ilenia Malavasi (Provincia Reggio Emilia) nominate in Giunta. Consiglieri per la nostra provincia: Lorenza Carretti (Bucher Hydraulics), Alessandro Casappa (Istituto d’Arzo), Eugenio Dragoni (Unimore), Claudio Lodi (Cis) e Alessandro Fantini (SEI).

Cambio ai vertici per l’Its Maker – Istituto Superiore di meccanica, meccatronica motoristica e packaging – cuore del polo tecnologico di area meccanica e meccatronica della Regione Emilia-Romagna, è il più grande Its a livello nazionale.

Le reggiane Elena Guidi (Preside Istituto Nobili) e Ilenia Malavasi (Provincia Reggio Emilia) sono state nominate componenti della Giunta. Consiglieri per la nostra provincia: Lorenza Carretti (Bucher Hydraulics), Alessandro Casappa (Istituto d’Arzo), Eugenio Dragoni (Unimore), Claudio Lodi (Cis) e Alessandro Fantini (SEI).

E’ stato nominato presidente l’imprenditore modenese Ormes Corradini, che succede ad Ampelio Corrado Ventura.

Gli Its sono “scuole di tecnologia” nate per iniziativa del Ministero dell’Istruzione nel 2008 con l’obiettivo di realizzare percorsi formativi altamente professionalizzanti per giovani diplomati. I corsi post-diploma sono gratuiti, ad eccezione di un contributo per l’ammissione. Quando partirono le esperienze a livello provinciale gli obiettivi erano già chiari e ambiziosi: assicurare la formazione di tecnici che rispondano ai profili richiesti da aziende ed enti pubblici, promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie verso professioni tecniche, garantire la formazione continua dei lavoratori e rafforzare l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese.

Oggi con 13 classi diplomate tra il 2013 e il 2016, quattro sedi (Reggio Emilia, Modena, Bologna e Fornovo Taro, in provincia di Parma) e sei percorsi formativi l’Its Maker è in vetta alla classifica di merito a livello nazionale, come evidenzia il premio di 357.000 euro ricevuto dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca a fronte del monitoraggio 2017.

«Mediamente il 95% dei diplomati Its Maker ha trovato un’occupazione legata al suo corso di studi. È la prova che siamo riusciti a colmare un vuoto: mancava un tecnico “superiore”, una figura specializzata capace di rispondere in modo più concreto alle esigenze delle imprese del territorio» – spiega Maddalena Suriani, direttore Its Maker.

Determinante è il ruolo giocato dalle imprese e dai centri di formazione in seno alle fondazioni.

«Il feedback positivo ottenuto da numerose realtà industriali conferma che i ragazzi si integrano nel contesto lavorativo senza difficoltà e con ottime prospettive di carriera. La nostra forza è proprio la presenza di 46 aziende socie, eccellenze in ognuno dei settori di riferimento. Grazie a una didattica basata sull’esperienza che unisce allo studio un’intensa attività di laboratorio e prolungati stage aziendali, i ragazzi ammessi ai nostri corsi imparano a lavorare in team con un approccio proattivo – conclude Suriani.

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