Il chierichetto diventato grande

Proponiamo la storia di Osei Ampong, seminarista prossimo all’Ordinazione diaconale del 27 maggio

“La mia vocazione è nata da un gran desiderio di stare vicino al Signore, a partire da un episodio della mia vita”. Chi parla è Prince Osei Ampong, nato il 10 aprile 1985 in un villaggio del Ghana di nome Abuabugya, terzo dei sei figli di papà Charles e mamma Theresa. Ha fatto le scuole elementari e medie a Kumasi, poi è intervenuto quell’episodio a cui fa riferimento, accaduto in città, dove nel 1997 il dodicenne Prince si era trasferito, presso una zia, dato che i genitori erano in difficoltà a pagare la tassa di iscrizione della scuola che frequentava.
“Mia zia – racconta il seminarista – stava pochissimo a casa per via del suo lavoro. La vita era molto noiosa per me, ma un giorno, mentre stavo guardando fuori dal balcone, vidi per strada una processione della comunità cattolica con i preti e i chierichetti che portavano il Santissimo. Io ero stato battezzato, ma andavo a Messa raramente. Quel giorno, però, fissando il mio sguardo su ministranti e sacerdoti, dissi dentro il mio cuore: «Mi piacerebbe essere uno di loro». Dopo qualche mese, passeggiando, arrivai in prossimità della chiesa e, entrando, vidi un gruppo che stava facendo un incontro. Anche se non sapevo chi fossero, qualcosa mi spinse ad andare da loro. Tutti si incuriosirono e vollero sapere di me e perché fossi lì. Senza pensarci risposi: «Vorrei fare parte del vostro gruppo». Mi accolsero subito, e solo dopo capii che erano i chierichetti che avevo visto nella processione. Quando me ne resi conto, credevo di essere in un sogno”.

Fu come il primo tassello di un puzzle che, crescendo, Prince ha saputo assemblare sempre più consapevolmente.

Leggi tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 13 maggio

Prince-Osei-Among