Famiglia e scuola, alleanza che genera

Sassuolo: il Vescovo nella Scuola «Vladimiro Spallanzani»

Un messaggio di grande apertura e grande speranza quello del Vescovo in occasione dell’incontro su “Alleanza scuola-famiglia, condizione fondamentale per l’educazione” svoltosi a Sassuolo presso la scuola media paritaria “Vladimiro Spallanzani”.
In un clima colloquiale e sereno, rispondendo alle domande incalzanti dei genitori, il Vescovo ha spaziato su tutti i principali temi educativi, a partire dal bisogno irrinunciabile di educazione, alla necessità che nell’educazione sia esplicitata una precisa ipotesi di vita, all’esigenza di un’attenzione accurata per la persona del bambino, dei suoi sogni, delle sue aspirazioni, delle sue fragilità e dei suoi bisogni.
“I mestieri di genitore e di insegnante oggi sono i più difficili”; per questo occorre che le famiglie li affrontino costituendo una rete di rapporti con altre famiglie e con la scuola.

Quanto ai giovani, non è vero che siano peggiori di quelli di ieri; hanno le stesse aspirazioni, lo stesso desiderio di felicità, la stessa visione positiva della realtà. Sono solo più disorientati, talvolta disillusi precocemente dalla vita. Si chiudono in loro stessi, cercando spesso di uscirne mediante un uso improprio delle nuove tecnologie. Se anche un figlio sbaglia, non si deve escluderlo mai.
Un nervo scoperto nel vissuto di ogni genitore è il senso di colpa per l’errore commesso nel percorso educativo. (CLICCA E GUARDA TUTTE LE FOTO)
Anche per questo problema il Vescovo ha avuto parole di grande consolazione: “Noi tutti vorremmo non aver sbagliato, ma non è possibile, perché la fragilità, il limite c’è”.
Occorre accettare la propria fragilità. Molti pensano che accettare di aver sbagliato significhi aver fallito, ma questo non è vero; accettare di aver sbagliato è la tappa fondamentale per la maturità.

Leggi tutto l’articolo di Giuliano Romoli su La Libertà del 6 maggio

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