L’impresa reggiana Fagioli ha donato otto ambulatori ad Amatrice

L’impresa reggiana Fagioli ha donato otto ambulatori ad Amatrice.

Inaugurato il nuovo polo sanitario nel centro del paese terremotato, grazie alla generosità dei dipendenti e del presidente Alessandro Fagioli.

I dipendenti dell’impresa reggiana Fagioli spa, sostenuti dal presidente Alessandro Fagioli, hanno donato otto ambulatori al presidio di assistenza socio sanitaria di Amatrice (Rieti), comune del Centro Italia distrutto dal terremoto dell’anno scorso.

L’azienda reggiana, leader nel campo nel campo movimentazioni e sollevamenti eccezionali, trasporti eccezionali, spedizioni internazionali, non è nuova a questo genere di iniziative di solidarietà ed ha sempre dato il proprio contributo in occasione di eventi tragici che hanno colpito il nostro Paese per aiutare la ricostruzione sociale ed economica delle persone danneggiate e ridare loro speranza.

Nei giorni scorsi – in occasione dell’inaugurazione del polo sanitario aperto nel centro del paese, dove si trova il campo per i volontari – Matteo Melato e Valerio Aldini, in rappresentanza dei dipendenti e delle RSU, sono stati accolti da Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, che ha sottolineato nella lettera di ringraziamento ”l’importanza di avere la forza di guardare con speranza al futuro”.

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E’ stata un’esperienza emozionante: ci siamo trovati di fronte a paesi completamente distrutti dalla violenza delle scosse –  ha dichiarato Melato – Qualsiasi aiuto è utile per queste persone che hanno perso tutto ed è molto importante non dimenticarli e non farli sentire soli“.

Mi riesce difficile commentare quello che ho visto – continua Aldini – ho avvertito una sensazione così forte che mi ha lasciato senza parole. I paesi sono quasi disabitati, si incontrano volontari della Croce Rossa o Vigili del Fuoco che ti sembrano impotenti di fronte alla distruzione che regna intorno”.

Siamo contenti de orgogliosi dei nostri colleghi e della nostra azienda grazie ai quali abbiamo dato un aiuto concreto e tangibile a queste persone” – hanno concluso congiuntamente Melato e Aldini.

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