Parmigiano Reggiano: torna “Caseifici Aperti”

Sono oltre quaranta i caseifici del Parmigiano Reggiano che nel week end del 22 e 23 aprile apriranno le porte ai visitatori (ben 40.000 nei due analoghi appuntamenti del 2016) che vogliono conoscere in modo diretto dove e come nasce la Dop italiana più nota nel mondo e indicata come la più affidabile dai consumatori italiani, che nell’ultima indagine Ipsos l’hanno collocata al nono posto tra i marchi mondiali più apprezzati.

Nel prossimo fine settimana, infatti, tornerà in scena l’edizione primaverile di “Caseifici aperti”, l’iniziativa promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di conoscere più da vicino e in modo coinvolgente le strutture artigianali in cui nasce il prodotto, il territorio di origine, il lavoro dei maestri casari e dei 3.000 allevatori distribuiti nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova (destra Po) e Bologna (sinistra Reno).

“Crediamo che aprire le porte dei caseifici sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli – sia il modo migliore per valorizzare il Parmigiano Reggiano, le cui caratteristiche distintive si possono apprezzare al meglio attraverso un’esperienza diretta che alimenta le conoscenze, ma anche la passione per un prodotto che vive di grandi tradizioni e che si contraddistingue per un profondo legame con il territorio”.

“‘Caseifici Aperti’ – prosegue Bertinelli – rappresenta uno dei punti di forza della nostra strategia di rafforzamento delle vendite dirette da parte dei caseifici che puntiamo a portare a 500.000 forme, corrispondenti ad una quota vicina al 15% del totale rispetto all’attuale 10%”.

Il 22 e 23 aprile, “Caseifici aperti” attende i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

Diversi caseifici, sempre il 22 e 23 aprile, saranno inoltre protagonisti dell’evento “Porte aperte Al Consorzio”, che nella sede dell’Ente di tutela propone (dalle 15.00 alle 19.00 di sabato e dalle 10,00 alle 19 di domenica) visite allo storico casellino, degustazioni di Parmigiano Reggiano, due cotture a legna di una forma (prevista alle 15,30 in entrambe le giornate), attività di animazione per bambini e  stand gastronomici con gnocco fritto, borlenghi, salumi, vino e birra.

Sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione (http://www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx) con l’elenco dei caseifici aderenti al progetto “Caseifici aperti”, quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna. Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.

Così come nelle precedenti edizioni, per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di “Caseifici aperti”, tutti i consumatori che visiteranno i caseifici del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l’hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).

Caseifici aperti

L’ELENCO DEI “CASEIFICI APERTI” SUDDIVISI PER PROVINCIA

Parma:

Consorzio Produttori Latte (Parma), Caseificio Palazzo di Roccabianca, Società agricola Saliceto a Mulazzano Ponte (Lesignano Bagni), Società agricola Giansanti a Malandriano, Caseificio Bertinelli a Medesano, Caseificio La Madonnina a Scipione Ponte (Salsomaggiore), Società agricola Montecoppe di Collecchio, Latteria La Medesanese di Medesano,  Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore (Corniglio), Latteria San Ferdinando di Zibello, Latteria San Pier Damiani di San Prospero (Parma), Caseificio Il Battistero (Serravalle Ceno-Varano de’ Melegari),  Caseificio Butteri (Salsomaggiore), Rastelli F.lli di Solignano, Caseificio Basilicanova di Montechiarugolo,  Azienda agricola Ciao Latte di Noceto, Caseificio San Salvatore di Colorno.

Reggio Emilia:

Consorzio Vacche Rosse di Coviolo (Reggio Emilia), Caseificio Castellazzo di Campagnola Emilia, Latteria La Grande di Castelnuovo di Sotto, Latteria di Garfagnolo (Castelnovo ne’ Monti), Caseificio Il Boiardo di Pratissolo e di S. Maurizio (Reggio Emilia), Gruppo Tirelli Fondo Passioncella di Guastalla, Latteria Due Madonne (Reggio Emilia), Rossi F.lli (Rio Saliceto), Colline di Selvapiana e Canossa (Canossa), Latteria sociale Nuova (Bibbiano), Latteria sociale Pieve Rossa (Bagnolo in Piano), Latteria La Famigliare (Correggio), Latteria sociale Barchessone (Reggiolo), Latteria San Girolamo (Guastalla).

Modena:

Agricola Moscattini di Formigine, Caseificio 4 Madonne di Lesignana (Modena), Cooperativa casearia di Savoniero & Susano a Savoniero (Palagano), Società agricola Montorsi di Modena, Cooperativa casearia del Frignano (Pavullo nel Frignano), Reggiani Roberto (Castelfranco Emilia).

Mantova:

Latteria agricola Begozzo (Palidano di Gonzaga).

Bologna:

Caseificio Pieve Roffeno di Castel d’Aiano, Cooperativa zootecnica Bazzanese a Bazzano (Valsamoggia), Caseificio Fior di Latte a Gaggio Montano, Caseificio Sant’Angelo-Azienda agricola Caretti (San Giovanni in Persiceto).