Se c’è amore la vita risuona

Fede, famiglia e musica nel dialogo con Filippo Neviani-Nek

Ce lo si aspettava, il boom, e c’è stato: l’incontro del Vescovo con Nek, la sera di venerdì 31 marzo, fa registrare il tutto esaurito: oltre 1.500 persone, tra cui – è un piacere vederli – anche tanti giovanissimi, assiepati nel coro o seduti per terra in mezzo alle navate. Considerando le tre serate 2017, d’altronde, l’ospite più vicino al mondo giovanile, per ragioni anagrafiche e artistiche, è lui, anche se non è più un ragazzo, con i suoi 45 anni di cui 25 di carriera.
Filippo Neviani arriva in Cattedrale con la sua famiglia: in prima fila siedono la moglie Patrizia Vacondio con la figlia Martina, e poi la piccola Beatrice, 6 anni, che non resiste più di tanto sulla seggiola e spesso si sdraia sul pavimento del Duomo con il suo gioco elettronico preferito, e il papà la rimprovererà dal “palco” in un simpatico siparietto (clicca per vedere il video integrale della serata).

Già questo quadretto familiare – in un “settore”, la musica leggera, fatto di solisti e rubacuori più o meno infedeli – manda un segnale positivo alla platea. Una frase wojtyliana, poi, come “Non abbiate paura o vergogna a dire che credete in Gesù Cristo!”, scandita da questo pulpito ai presenti nel finale e rilanciata in diretta tv dagli operatori di Telereggio, probabilmente “cuba” quanto una mattina di ritiro spirituale, per molti adolescenti e non solo. In altri termini si potrebbe direbbe che da sola vale il biglietto, se non fosse che questo dialogo con Nek, come il Vangelo, è totalmente gratuito (e si può rivedere, come le altre serate, sul canale YouTube La Libertà Tv).

Continua a leggere l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà dell’8 aprile

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