L’ABBRACCIO DI PAPA FRANCESCO A CARPI E ALL’EMILIA

“Vita semper vincit”, ovvero “La vita vince sempre”. È il motto scelto dalla Diocesi di Carpi per la riapertura della Cattedrale (25 marzo), ma racchiude anche il senso della presenza del Pontefice domenica 2 aprile. Francesco a Carpi è venuto per benedire la ricostruzione e a proiettare le persone verso un futuro di speranza.
La diocesi di Carpi nel 2012 fu la più colpita, tra le diocesi emiliane, dal sisma che scosse l’intera regione e ancora oggi, anche dopo la riapertura al culto della Cattedrale tanto resta ancora da fare (si veda il box).
E il Papa a Carpi ha portato coraggio e speranza ai carpigiani, ma anche ai tanti reggiani e modenesi ed emiliani che lo hanno incontrato e hanno visto e apprezzato la sua tenerezza. Le sue parole sono destinate a rimanere nella storia e nei cuori della gente.
Nonostante le previsioni meteo il tempo ha retto, con due brevi e poco significativi rovesci che hanno accolto – all’inizio verso le 8 – e “benedetto” – alla fine intorno alle 12.30 – la folla dei partecipanti alla Messa. Tanti hanno accompagnato il Pontefice nella sua giornata carpigiana, non solo in piazza Martiri dove è stata celebrata la Messa. Vere e proprie ali di folla hanno circondato il Pontefice in ampi tratti di strada dal suo arrivo al campo di rugby di Carpi e poi lungo i suoi spostamenti fino alla partenza dal campo sportivo della parrocchia di San Giacomo Roncole nel pomeriggio (clicca qui per vedere tutte le foto del Papa a Carpi).

Un piazza in festa
Delle oltre 50mila persone che hanno preso parte alla Messa presieduta dal Papa si stima che 20mila siano riuscite a entrare in piazza Martiri. Domenica questa stupenda ed enorme piazza rinascimentale chiusa a nord dalla Cattedrale e terza in Italia quanto a dimensioni (15mila metri quadrati di superficie), ha accolto 4.500 ammalati con i loro accompagnatori, un centinaio fra sacerdoti, diaconi e religiosi concelebranti, seicento cresimandi di Carpi con i loro catechisti, trecento religiose e una ventina di vescovi. Hanno trovato posto in piazza anche forze dell’ordine, autorità, volontari (200 gli scout presenti senza contare Protezione civile, Croce Rossa e altri volontari del servizio d’ordine tra i quali alcuni reggiani), un coro da 130 elementi con orchestra e 250 operatori dei media in rappresentanza di oltre 50 testate giornalistiche. E tantissimi fedeli.
In centro a Carpi c’erano i carpigiani e tanti emiliani desiderosi di esprimere il proprio affetto al Papa che è stato accolto da una ola festante, fatta da mani tese e macchine fotografiche, che ha seguito l’incedere dell’auto pontificia nella piazza.

Continua a leggere l’articolo integrale di Emanuele Borghi su La Libertà dell’8 aprile

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