Le offerte per la riapertura della Cattedrale di Carpi a Progetto Gemma

“La scelta di devolvere il ricavato dalle offerte per la riapertura della Cattedrale di Carpi a Progetto Gemma, per sostenere le mamme che decidono di non interrompere la gravidanza e di accogliere i loro bambini, è stato un gesto di grande attenzione e di solidarietà autentica verso quelle famiglie che, pur tra tante difficoltà, decidono di aprirsi alla vita”. Così Tommaso Vezzani, presidente della Fondazione Vita Nova che gestisce l’abbinamento tra i donatori e le mamme aiutate, commenta l’iniziativa di monsignor Francesco Cavina.

A due giorni dalla grandiosa celebrazione dello scorso sabato 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, anche il Centro di aiuto alla vita di Carpi si unisce alla Fondazione Vita Nova e all’intero Movimento per la vita nel ringraziare il Vescovo per questa sua personale iniziativa, che dà un orizzonte ancora più ampio al motto “Vita semper vincit” che ha accompagnato questo evento.

Tanti i fedeli che hanno donato e si sono interessati all’iniziativa. “Aderire a Progetto Gemma significa dare un’opportunità di libertà vera”, ribadisce Gianni Vezzani. “Oggi, le donne sono messe in condizione di scegliere per l’interruzione di gravidanza, ma nessuno le aiuta a scegliere per la vita. Soprattutto quando il condizionamento è legato a un disagio economico, lavorativo, abitativo, e con la crisi i problemi sono sotto la luce del sole, questo accompagnamento a diventare madre dà una maggiore libertà di scegliere la vita”.

Dal 1994 al 2016 circa 22mila bambini sono stati aiutati a nascere attraverso Progetto Gemma, per un totale di più di 63milioni di euro erogati. Altrettanti sono stati gli adottanti: tra essi Papi, Vescovi, Diocesi intere ma anche Consigli comunali, condomini, classi scolastiche, famiglie singole o associate, parrocchie e gruppi di carcerati. La crisi però ha colpito duro: se fino a 5 anni fa si effettuavano oltre 1100 abbinamenti l’anno in tutta Italia, nel 2016 sono stati solo 700, con un calo del 35%.

“Con questo gesto, di cui siamo grati al Vescovo di Carpi, Progetto Gemma e il lavoro dei Cav acquisiscono una visibilità straordinaria e un significato ulteriore” conclude Vezzani: “Lì dove l’opera dell’uomo era andata distrutta, oggi si fa strada con tutta la sua energia creativa la vita. Ha proprio ragione monsignor Francesco Cavina: Vita semper vincit”.

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Fondazione Vita Nova è opera del Movimento per la Vita Italiano, riconosciuta come ente morale dal 1985. Sua mission è promuovere e sostenere attività assistenziali, educative, culturali in favore della vita umana sin dal concepimento.

Tali scopi sono realizzati sia con contributi in denaro prelevati dalle rendite del patrimonio della Fondazione, sia attraverso la concessione dell’uso di beni mobili o immobili di sua proprietà. La Fondazione è apolitica e senza fini di lucro.

Nel 1994 è nato Progetto Gemma, un servizio per l’adozione prenatale a distanza di madri in difficoltà, tentate di non accogliere il proprio bambino. Una mamma in attesa nasconde sempre nel suo grembo una gemma (un bambino) che non andrà perduta se qualcuno fornirà l’aiuto necessario.

Progetto Gemma offre ad una mamma un sostegno economico che le può consentire di portare a termine con serenità il periodo di gestazione, accompagnandola nel primo anno di vita del bambino. E’ un’idea in più per collaborare con gli oltre 331 Centri di Aiuto alla Vita (CAV) che offrono in tutta Italia accoglienza e sostegno alle maternità più contrastate.

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Gianni Vezzani