Ancora in crescita le imprese femminili: 9.763 unità

Sono aumentate anche nel 2016 – dopo il rialzo del 2015 – le imprese femminili nella provincia di Reggio Emilia, che hanno raggiunto le 9.763 unità. Le aziende condotte da donne mostrano quindi un trend positivo e, sebbene la crescita si limiti ad un +0,4%, l’andamento è in controtendenza rispetto a quanto osservato per la struttura imprenditoriale reggiana non femminile, che è invece calata dello 0,8%.

Con la crescita registrata nel 2016, la quota di aziende femminili nella nostra provincia arriva al 17,6%  sul totale, in lieve crescita rispetto al 17,4% del 2015, ma ancora quasi tre punti percentuali in meno rispetto al dato dell’Emilia Romagna (20,4%) e più di quattro se confrontato con quello nazionale (21,8%).Imprese femminili2 2016

Ben 26 comuni reggiani, però, registrano percentuali superiori alla media provinciale. Il comune reggiano più “rosa” è il neonato Ventasso, con il 22% di imprese femminili sul totale, seguito da Rolo (21,6%), Novellara (21,5%), Villa Minozzo (20,9%) e Poviglio (20,7%), solo per citare i primi.

Le imprese femminili reggiane, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio, adottano ancora forme giuridiche semplici: le imprese individuali continuano a rappresentare oltre i due terzi del totale. Nel 2016 le donne si sono comunque orientate anche su forme organizzative maggiormente strutturate per essere più competitive sul fronte dell’innovazione e dell’internazionalizzazione: sono infatti in crescita le società di capitale che nell’anno appena trascorso rappresentano il 17,4%, un punto percentuale in più rispetto al 2015.

Due imprese gestite da donne su tre (ovvero 6.539 aziende) svolgono attività nel terziario, in particolare in settori rivolti prevalentemente alla persona nei quali le imprese femminili rappresentano il 42% del totale. Quello dei servizi alla persona, con 1.324 aziende nelle quali la partecipazione femminile risulta complessivamente superiore al 50%, è il comparto che ha dato il maggiore apporto alla crescita (+4,1% in un anno). In particolare, sono cresciuti i saloni da parrucchieri e istituti di bellezza, che hanno registrato un incremento del 2% raggiungendo quota 766 imprese, ma anche i servizi di assistenza sociale non residenziale, settore nel quale, in un anno, sono state aperte 8 nuove imprese femminili (nel corso del 2016 sono passate da 26 a 34).

In aumento del 2,5% anche le imprese femminili che gestiscono attività nel campo dei servizi alle imprese che, in un anno, sono passate da 1.738 a 1.782 unità. In questo segmento, il maggior apporto all’incremento viene dalle attività immobiliari (che con un +3,1% raggiungono le 609 unità) seguite dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (che passano da 319 del 2015 a 336 con un incremento del 5,3%). Andamenti positivi anche per le attività di noleggio, agenzie di viaggio e altri servizi alle imprese (314 imprese; +1,3%) i servizi di informazione e comunicazione (221; +1,3%) e trasporti e magazzinaggio (116; +2,6%); in flessione, invece, le attività finanziarie e assicurative.

Con un calo dell’1,2%, le aziende femminili del commercio sono scese, in un anno, da 2.491 a 2.461; stesso andamento per quelle che svolgono attività di ristorazione (da 930 a 919), mentre sono in crescita le donne imprenditrici che si occupano più che altro di alloggio. Le imprese del settore gestite da donne sono passate da 47 del 2015 a 53 alla fine dell’anno passato.

Consistente e stabile la presenza femminile nel settore agroalimentare, nel quale le 1.335 imprese gestite da donne si occupano prevalentemente delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali. In particolare crescono del 5,2%, e raggiungono le 408 unità, le aziende di coltivazione di uva guidate da donne.

Fra le attività del manifatturiero, numerose, ma in calo del 2,1%, sono le imprese femminili reggiane che si occupano di confezioni di articoli di abbigliamento e attività tessile (564 imprese); sono inoltre presenti 386 imprese del settore edile che nel corso del 2016 sono aumentate dell’1,8%.