Lavoro dipendente: forte richiesta di profili professionali medio-alti

Ingegneri, architetti e specialisti in discipline scientifiche e della vita, tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione, specialisti e tecnici del marketing, vendite, distribuzione: 520 assunzioni previste per il primo trimestre 2016 (su un totale di 2.250 con rapporto di dipendenza) dovrebbero riguardare queste figure professionali ad alta specializzazione (high skill). Se a queste si aggiungono 150 nuovi ingressi di specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari, della sanità e dei servizi sociali, insegnanti e altri tecnici dei servizi alle persone, le assunzioni di figure destinate a dirigenti, specialisti e tecnici raggiungono una quota pari al 30% del totale.

Il dato, superiore ad una media nazionale che si attesta al 22%, emerge dall’analisi che l’Ufficio Studi della Camera di Commercio ha effettuato sul monitoraggio dei fabbisogni professionali delle imprese che Unioncamere e il sistema camerale, in accordo con il Ministero del Lavoro, svolgono tramite l’indagine Excelsior.

Rispetto al primo trimestre del 2016 quest’anno, nello stesso periodo, sono programmati 300 ingressi in più di personale altamente specializzato, grazie all’incremento registrato dalle richieste Figure professionalidegli imprenditori di figure in ambito ingegneristico, di specialisti e tecnici nei rapporti con il mercato, nelle pubbliche relazioni e nella distribuzione commerciale.

Le figure intermedie – impiegatizie, qualificate nelle attività commerciali e nei servizi – dovrebbero raggiungere le 790 unità, il 36% del totale. La maggior parte delle assunzioni di figure medium skill (240 unità) dovrebbe riguardare cuochi, camerieri e professioni simili; sono invece 230 le nuove entrate da destinare ad attività di segreteria (impiegati addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria o agli affari generali, ecc.), seguite da 150 commessi e addetti qualificati nelle attività commerciali. Le restanti 170 figure intermedie previste in entrata dovrebbero riguardare operatori dell’assistenza sociale, dei servizi sanitari e servizi alle persone, personale di sicurezza, addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri, addetti all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza della clientela.

Le 560 assunzioni di figure low skill – artigiani, operai specializzati, conduttori di impianti e di macchinari – programmate per i prossimi mesi nelle imprese della provincia di Reggio Emilia (il 25% dei 2.250 dipendenti previsti) dovrebbero riguardare prevalentemente operai metalmeccanici ed elettromeccanici (350 nuove entrate); i restanti 210 ingressi dovrebbero essere riferiti ad operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare, nel tessile-abbigliamento e in altre industrie.

Solo il 9% delle assunzioni previste, infine, dovrebbe riguardare personale generico.