«La recente vicenda dell’Unar parla da sola» commenta Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari. «Non si tratta di trovare il capro espiatorio, ma di ragionare seriamente a livello istituzionale sull’utilizzo di fondi pubblici e sul tema delle discriminazioni».
«Le immagini viste nel servizio delle Iene, sono talmente chiare ed evidenti che non c’è alcun bisogno di scontrarsi su visioni ideologiche differenti: non si possono finanziare con i soldi degli italiani progetti e/o associazioni di quel tipo. Questo è il tempo della sintesi e del buon senso. Occorre ricalibrare la mission dell’Unar su tutte le discriminazioni, anche quelle verso le persone che non hanno la forza di far sentire la propria voce, in particolare i disabili, le donne, i giovani, le famiglie numerose, i padri separati, le vedove, gli immigrati che in questo Paese sono dimenticati da tutti».