Guastalla: nasce l’unità pastorale «Beata Vergine della Porta»

L’annuncio nella festa del primo miracolo. Le parrocchie stanno compiendo un cammino preparatorio da circa due anni

Il santuario guastallese della Beata Vergine della Porta è inagibile da ormai sei anni; era il febbraio 2011 infatti quando si decise di chiuderlo al culto. Diversi problemi si erano manifestati ancor prima del sisma, poi il terremoto del maggio 2012 non fece che aggravare la già precaria situazione dell’ultracentenario tempio mariano, molto caro ai guastallesi ma non solo. La forzata separazione ‘fisica’ tuttavia non è lontananza del cuore per quanti, in tutta la bassa reggiana e mantovana, continuano a mantenere un forte legame spirituale e affettivo nei confronti di questa sacra effigie; così, il 7 febbraio, data-anniversario del primo miracolo avvenuto per intercessione della Vergine, in tanti hanno voluto prendere parte alla celebrazione eucaristica solenne – quest’anno in Concattedrale, negli anni precedenti presso la chiesa “dei Servi” – che fa memoria di un prodigioso evento, una guarigione ottenuta nel 1693 dalla “Madonna della Porta”, la stessa che compare nel quadro del pittore Damiano Padovani, raffigurata mentre tiene in braccio il Figlio Gesù (ai lati, i santi Francesco d’Assisi e Carlo Borromeo, cardinale).

Continua a leggere tutto l’articolo di Matteo Gelmini su La Libertà del 18 febbraio

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