Arceto e Cacciola: due parrocchie animate dai bambini e dall’oratorio

L’unità pastorale guidata da don Antonio Davoli si prepara all’incontro con il Vescovo (20-22 gennaio)

Cuore bambino
Sono i bambini la forza dell’unità pastorale di Arceto-Cacciola: alla scuola materna parrocchiale Fism quest’anno ce ne sono 153, suddivisi in sei sezioni (due per ogni fascia d’età: 3, 4 e 5 anni), e la previsione è che a settembre siano ancora di più. Tutti residenti, anche perché qui non ci sono scuole comunali o statali. In generale, Scandiano è un comune in controtendenza, per quanto riguarda i servizi per l’infanzia, spiega la responsabile amministrativa Giuliana Sazzi, mentre insieme al presidente, il parroco don Antonio Davoli, facciamo un giro tra gli ambienti accoglienti e luminosi. Ecco l’angolo allestito con materiali di recupero, dove l’insegnante Silvia Cuoghi fa intrattenere un gruppo di bimbi. Fuori dalle grandi finestre c’è l’area cortiliva attrezzata, poi visitiamo i laboratori, dove ogni classe trascorre volentieri il tempo, grazie al lavoro dell’atelierista Rita Gozzi.

La scuola è intitolata a un illustre arcetano del Rinascimento, Sebastiano Corradi. L’attuale complesso è stato fatto costruire ex novo dal parroco don Cesare Francia nel 1981 su progetto degli architetti Varini e Severi; in precedenza l’asilo, voluto da don Giuseppe Pagliani fin dal lontano 1878, era alloggiato presso l’antico castello di Arceto.

Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 21 gennaio

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